SERGIO STAINO
SERGIO STAINO e… la RIVOLUZIONE CULTURALE !
(“avresti avuto più dignità, Sergio, dimettendoti da direttore dell’Unità,
quella dignità che non hai avuto accettandone la direzione”)
Sergio Staino
Era di febbraio anche nel 1924 quando questo giornale venne fondato.
Antonio Gramsci, l’uomo che odiava gli indifferenti, nella lettera al Comitato Esecutivo del Partito Comunista d’Italia lo descrisse come
“…un giornale di sinistra, propongo come titolo l’Unità puro e semplice che sarà un significato per gli operai e avrà un significato più generale…”
Ecco, dopo 93 anni, oggi sapremo se l’Unità avrà ancora un domani:
se l’assemblea dei soci della Unità Srl deciderà di dare sostegno a questo giornale e ai suoi lavoratori attraverso una ricapitalizzazione seria
o se, invece, questo progetto verrà liquidato miseramente.
«Veniamo da lontano e andiamo lontano»,
ci siamo ripetuti in questo quasi secolo in cui questo giornale è stato strumento di emancipazione e di orgoglio per i più fragili, copricapo nei cantieri, gesto di audacia nelle tasche di milioni di donne, studenti, lavoratori, intellettuali. Un’eredità che è Storia, un futuro tutto da scrivere e un giornale che è bene superiore, oltre ogni regola, anche di mercato, oltre i conflitti tra azionisti, le diatribe pubbliche e private, la politica stanca. Lo è per tutte le testate, ma nel caso de l’Unità, permetteteci, c’è un’alchimia in più, un motivo in più, un senso collettivo che fa da collante. Dietro questo giornale c’è una comUnità che non merita di essere privata della propria voce. Avevamo chiesto ai nostri lettori di starci vicini in questi faticosi giorni, in attesa del primo febbraio. Così è stato. Sono arrivate lettere, mail, telefonate a centinaia. C’è chi ha offerto addirittura denaro, chi si è proposto per una distribuzione militante. Ecco, qualunque cosa accada, non perdiamoci di vista. Questo è un patrimonio che non vogliamo, possiamo smarrire. Quel patrimonio siete voi, la nostra gente. Da oggi avrete una mail – amici@unita.it – dove rilanciare appelli, far circolare idee, promuovere incontri. Risponderò personalmente a ognuno di voi. Forza l’Unità.