PARLIAMO del RESTAURO del TEATRO ROSSI

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PARLIAMO DI TEATRO

 OGGI PARLIAMO DEL RESTAURO DEL TEATRO ROSSI A PISA

Oggi parliamo di Teatro,
del necessario restauro, a Pisa, del Teatro Rossi

La cultura ha bisogno di spazi idonei, il Teatro Rossi è perfetto per fare Teatro senza gravare sul Teatro Verdi ed è parte irrinunciabile del patrimonio culturale pisano, un prezioso bene comune.
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La Cassa di Risparmio lo ha reso instabile, anni fa,
in seguito a propri lavori di ristrutturazione edilizia.
promise di farlo riparare al più presto a sue spese.
Poi più nulla!

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La banca deve mantenere i suoi impegni e deve farlo sotto il controllo della Sovrintendenza ai Monumenti.


Il Teatro Rossi può creare posti di lavoro, di nuovo reso degno di ospitare decine di compagnie itineranti e di formazione e training ogni anno per nuove compagnie.

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Il Comune, con l’Assessorato alla Cultura, deve intervenire subito
affinché il Teatro Rossi venga al più presto reso agibile.

Chi ha a cuore la cultura non si nasconda e prenda posizione!
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PARLIAMO DI TEATRO
> http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/12/22/news/pino_masi-10486844/

Parliamo del necessario restauro,
a Pisa, del Teatro Rossi ?

SIA CHIARO CHE...

La cultura ha bisogno di spazi idonei, il Teatro Rossi è perfetto per fare Teatro senza gravare sul Teatro Verdi ed è parte irrinunciabile del patrimonio
culturale pisano, un prezioso bene comune.
La Cassa di Risparmio lo ha reso instabile, anni fa,
in seguito ai suoi lavori di ristrutturazione edilizia
e promise di farlo riparare al più presto a sue spese.
Poi più nulla!
 

La banca deve mantenere i suoi impegni e deve farlo
sotto il controllo della Sovrintendenza ai Monumenti.
 

Il Teatro Rossi può creare posti di lavoro, se di nuovo reso degno
di ospitare decine di compagnie itineranti e di formazione
e trainingogni anno per nuove compagnie.
 

Il Comune, con l’Assessorato alla Cultura, deve intervenire subito
affinché il Teatro Rossi venga reso al più presto agibile.
Chi ha a cuore la cultura non si nasconda e prenda posizione!
 
http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/12/22/news/pino_masi-10486844/

Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...