DIRITTI DEI LAVORATORI albania

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DOCUMENTO SUI DIRITTI DEI LAVORATORI E SULLA NECESSITA’ DELL’ORGANIZZAZIONE

INTRODUZIONE

preso da OP (opolitike.org)
tradotto da BOIKEN SINAJ

 

Questo documento è stato redatto come riassunto dei diritti fondamentali dei lavoratori previsti dal Codice del Lavoro (in quanto fonte ufficiale del legislatore in materia di tutela sul lavoro in Albania )in due capitoli: Condizioni di Lavoro ed Organizzazione Collettiva e Sindacale.
La nostra azione persegue un risultato concreto, considerando le necessità di un riassetto nelle strutture delle relazioni nel mondo del lavoro in Albania le quali tardano nell’applicare le garanzie legali esistenti e contemporaneamente adottano diffusamente norme sulle libertà e sui diritti dei lavoratori che nel caso fossero applicate avrebbero prodotto una situazione alquanto più favorevole.
Riteniamo perciò che sarebbe opportuno focalizzarsi in una campagna di sensibilizzazione e di mettere in pratica le garanzie offerte da questa legislazione ed in base all’esperienza e della problematica, valutare in un ottica di lungo periodo sulla necessità di una riforma legislativa.
Questo approccio si basa nella convinzione che l’azione andrebbe orientata in una fase iniziale(forse la più importante) nella raccolta di materiale informativo a riguardo della situazione dei lavoratori l’affiancamento nei loro posti di lavoro, l’ascoltare le loro problematiche ed il dialogare con i loro eventuali rappresentanti e da li l’offerta del nostro sostegno : logistico-informativo ed in materia di consulenze giuridiche.
L’azione mira a rendersi concreta entro il Primo maggio, in un Associazione che contribuirebbe nel dar vita ad un dibattito sul Lavoro in Albania.
I principi irrinunciabili dell’Associazione sono: la difesa e il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di tutti i lavoratori, si guadagnano e si ampliano esclusivamente attraverso l’organizzazione collettiva.
LA NOSTRA POSIZIONE POLITICA: ESSERE IN GRADO DI APPRIOPRARCI DEI NOSTRI DIRITTI.PERSEGUIRE L’ UNITA’ !
La storia dell’umanità e caratterizzata da continue limitazioni di libertà attraverso,ed a partire, dalla ragione e la sua successiva realizzazione attraverso la potenza.
Lo Stato ai suoi albori non si è creato che attraverso l’organizzazione da parte di minoranze armate ,che si sono potenziate non tanto con le armi quanto con l’organizzazione. E’ proprio mediante essa, intere società sono finite nella morsa di queste minoranze cosi poco significanti numericamente eppure cosi influenti politicamente.
I dominatori, i governanti, i signori sono sempre stati uniti per assoggettare. Lo sfruttamento e stato reso possibile dalla disorganizzazione e dalla disgregazione della massa lavoratrice. Quest’ultimi tendendo al isolamento o ad aggregarsi in piccoli e irrilevanti gruppi hanno perso il loro peso contrattuale ed hanno conseguentemente impedito una loro emancipazione economica e sociale.
Il lavoratore mal organizzato, è solo di fronte al rischio della mancanza del lavoro, quando è alla sua ricerca, ed è sempre solo anche se lavora, e in questo caso deve temere la sicurezza della propria vita, combattere lo spettro del licenziamento o della paga insufficiente. Solo di fronte al padrone, il lavoratore è indifeso e quindi senza diritti. Ogni cosa che possiede la deve alla carità ed ai umori del padrone. A seconda delle stagioni anche quest’ultimi cambiano ed al lavoratore non rimane null’altro che miseria e angoscia.
Per queste ragioni, l’unica speranza e possibilità per i lavoratori rimane nell’organizzazione.
L’assemblaggio , il nascere dei sindacati nei posti di lavoro, il difendersi e la collaborazione tra di loro renderebbero più difficile le violazioni dei diritti da parte dei padroni e dello Stato. Ogni volta che un lavoratore viene minacciato col licenziamento , con l’umiliazione , discriminazione oppure sottopagato l’unica condizione affinché la situazione di tutti i lavoratori è l’organizzazione.
Nessuno potere oserebbe condannare i lavoratori che solidarizzano tra di loro e che agiscono come un corpo solo. I padroni e lo Stato, possono controllare e sopraffare qualsiasi lavoratore solitario ed isolato. I padroni e lo Stato sono costretti, invece ad ascoltare la voce degli operai che organizzati in collettivi possono minacciare con scioperi e con azioni di protesta unitaria.
L’unione fa la forza…la forza garantisce diritti…i diritti apportano benessere per ciascun lavoratore per tutti i lavoratori.
LE CONDIZIONI PRINCIPALI DEL LAVORO
Il codice del lavoro prevede una serie di vincoli e condizioni che regolano l’attività lavorativa e tutelano il lavoratore e la sua sicurezza sul posto di lavoro, il datore di lavoro deve provvedere alla conformazione alla suddetta legislazione.
Tra le condizioni di lavoro che godono di una specifica tutela elenchiamo:
La sicurezza e la tutela della salute (Articolo 39-Responsabilità del datore di lavoro)
La garanzia dell’igiene nel posto di lavoro ed il farsi carico di visite mediche nei casi di lavori pericolosi (Art.40).
Formare ed informare i lavoratori sulla protezione dai rischi durante il lavoro (Art.43 e 44).
Salvaguardia della pulizia e dell’ambiente lavorativo dell’aria della sicurezza/stabilità, manutenzione e corretto utilizzo dei macchinari (Art. 45-51)
A riguardo dei pesi e delle modalità di lavoro se in piedi o seduti, in caso di un occupazione che richiede una postazione da seduti il datore di lavoro non solo deve assicurare adeguate sedie, ma i lavoratori hanno diritto a 20 minuti di pausa ogni 4 ore continue , mentre le donne in gravidanza ogni 3 ore, inoltre i lavoratori sono soggetti di cautela per quanto riguardo al sorreggere pesi maggiori ai 55kg per gli uomini e 20 kg per le donne. (Art.54-55)
Il Codice del Lavoro dedica grande importanza ai provvedimenti antifuoco, ai punti di passaggio, alle uscite secondarie (di emergenza).
L’adozione di attrezzature necessarie comuni o individuali qualora ne fosse bisogno, la messa a disposizione di un minimo di 6l di acqua per ogni lavoratore ecc. (Art.56)
Nell’eventualità che le garanzie sulle sopracitate condizioni dipendono dalla reali possibilità del datore di lavoro, una preoccupazione più incalzante consiste nel omesso pagamento delle ore extra e la mancata retribuzione delle ferie o la tutela del lavoro notturno. Concretamente i principali diritti, riguardo alle ferie pagate , alle ore extra e al lavoro notturno sono i seguenti:
L’orario di lavoro diurno normalmente non può oltrepassare le otto ore lavorative e le quaranta ore settimanali,mentre per i lavoratori minorenni ovvero dai 16 ai 18 anni,non può andare oltre le 6 ore al giorno(Art.78).Ogni ora lavorativa svolta nella fascia oraria 19-22 dà il diritto a beneficiare di un aumento non minore del 20%, mentre ogni ora di lavoro svolta nella fascia oraria 22-06 garantisce il diritto a beneficiare di una maggiorazione non inferiore al 50%(Art.81)
In caso di lavoro domenicale oppure in caso di attività svolta durante le festività legali, danno diritto ad una maggiorazione pari al 25% della paga oraria, oppure viene compensato con un giorno di riposo(Art.87)
Non è permesso chiedere al lavoratore ore extra lavorative nel caso in cui quest’ultimo, avesse già raggiunto le 50 ore di lavoro nella stessa settimana.(Art.90)
Le ferie legali devono raggiungere le 4 settimane durante l’anno lavorativo in corso.
L’ORGANIZZAZIONE COLLETTIVA: SINTESI DEI DIRITTI PREVISTI IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE SINDACALE E COLLETTIVA
Il diritto ad organizzarsi in sindacati.
La partecipazione nelle unioni sindacali è un diritto garantito per legge, chiunque può aggregarsi nelle unioni sindacali. L’occupazione di un ‘lavoro-ricevente’ non viene condizionato dalla sua presenza, o mancata presenza, nelle fila dei sindacati. I suoi legami lavorativi non s’interrompono e né vengono minate dalla sua appartenenza o meno nei sindacati.
Per fondare un sindacato e necessario l’aggregazione di 20 lavoratori che sottoscrivano l’atto di nascita del sindacato.
Il Codice del Lavoro tutela l’indipendenza sindacale e ne impedisce l’interferenza a qualsiasi altro ente o individuo ivi compreso soprattutto il datore di lavoro.
Se si verificano simili intromissioni come ad esempio, il formarsi di organizzazioni sindacali controllate(direttamente o non) dalla controparte imprenditoriale,l’ostruzionismo all’attività sindacale o la discriminazione nel confronto degli iscritti al sindacato, quest’ultimo può citare in causa qualsiasi simile tentativo.(Art.186)

LA TUTELA DEI LAVORATORI ISCRITTI AL SINDACATO
La tutela del lavoratore membro del sindacato , può essere invocata o dall’organizzazione sindacale stessa, attraverso azioni legali in caso di infrazione del Codice del Lavoro, il Contratto Collettivo o quello individuale. Quindi al sindacato viene riconosciuto il suo ruolo rappresentativo ed essa ad esempio può provvedere alla difesa legale, all’organizzazione di incontri e comizi col pubblico, convocare i media e richiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro ecc.
L’obiettivo primario delle unioni sindacali rimane l’organizzazione e la coordinazione di ogni azione svolta al fine di garantire i diritti e le libertà, spesso calpestati, di ciascun lavoratore.
Specificamente si prevedono delle guarentigie che mirino a creare maggiore sicurezza per chi conduce attività sindacali.

La risoluzione dl contratto del rappresentante non può avvenire senza il gradimento del sindacato;
La modifica delle condizioni e degli ambienti di lavoro avviene se ambo le parti dimostrano concordanza.
Il rappresentante del sindacato ha diritto ad entrare nei luoghi di lavoro, distribuire volantini, brochure o comunicati del sindacato, godono del diritto di avere a disposizione tempo e spazi per organizzare i loro incontri coi lavoratori.

Riguardo a licenziamenti collettivi , il datore di lavoro è tenuto a informare preventivamente il sindacato ed iniziare trattative per un compromesso . Nonostante il sindacato non sempre può evitare tali provvedimenti, essa può contribuire nell’assicurare condizioni più favorevoli (ad esempio ottenere rinvii dei licenziamenti collettivi,offrire garanzie sulla eventuale rientro ecc ).E’ indubbio che un ruolo attivo dell’organizzazione sindacale, comporta un favoreggiamento per i lavoratori.
LA TUTELA DEI DIRITTI ATTRAVERSO LO SCIOPPERO
Il sindacato è l’unico organo che può indire lo sciopero. Ogni lavoro-ricevente ha il diritto di parteciparvi. Lo sciopero è un diritto previsto dalla costituzione, non può essere interrotto con l’uso della forza. Il datore di lavoro non può sostituire i lavoratori scioperanti.
Il propagandare a favore dello ,sciopero è previsto dal Codice del Lavoro, se svolto in maniera pacifica.
Durante il tempo di svolgimento del sciopero, il lavoro-ricevente gode dei seguenti diritti:
Non beneficia del ricompenso, ma gode dei contributi pagati, le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro o le malattie professionali.
Viene calcolata l’anzianità al lavoro.
La partecipazione allo sciopero non può comportare il licenziamento del lavoratore
COMMENTO: Lo sciopero ha un campo d’azione molto limitato. Essa deve prevedere come obiettivo la sottoscrizione di un contratto collettivo di lavoro, oppure nel caso già ne esistesse uno, perseguire la sua attuazione quando le richieste che derivano dal rapporto di lavoro, non vengono regolate da tale contratto. Lo sciopero che consegue agli licenziamenti collettivi, sembra che non trova legittimità nel Codice del Lavoro.
I CONTRATTI COLLETTIVI
L’importanza della sottoscrizione di un Contratto Collettivo, sta nel fatto che attraverso questa forma di regolazione, è possibile per il lavoratore, beneficiare di condizioni più favorevoli rispetto a quelle garantite dal Codice del Lavoro. In esso possono essere concordate regole specifiche, riguardo alle condizioni di lavoro (ad esempio: orari, ferie, termini di licenziamenti,provvedimenti disciplinari, pagamento delle ore extra, orario settimanale ecc) in maniera da prevenire atteggiamenti discriminanti ed arbitrari.
Attraverso questo tipo di accordo è possibile aumentare i loro guadagni,o avere una maggiore tutela.

 

HYRJE

Ky dokument eshte hartuar si nje permbledhje e te drejtave themelore te punetoreve te parashikuar nga Kodi i Punes (si burimi kryesor i rregullimit ligjor te marredhenieve te punes ne vendin tone), ne dy rrafshe: (i) kushtet e punes dhe (ii) organizimi kolektiv.

Qellimi yne eshte qe ky aksion te priret drejt nje rezultati konkret, duke patur parasysh nevojat dhe strukturen e marredhenieve te punes ne Shqiperi, te cilat çalojne ne venien ne zbatim te garancive ligjore ekzistuese, nderkohe qe sanksionohen gjeresisht liri dhe te drejta thelbesore ne favor te punetoreve, te cilat ne rast se do respektoheshin do te prodhonin nje situate thelbesisht me te favorshme.

Ndaj do te ishte me e pershtatshme perqendrimi ne ndergjegjesimin dhe shfrytezimin ne praktike te garancive te ofruara nga ky legjislacion dhe ne baze te pervojes dhe problematikes, te vleresohej ne nje kendveshtrim afatgjate nevoja per ndryshime ligjore.

Kjo perqasje mbeshtetet ne mendimin se aksioni do te orientohet ne nje faze te pare (ndoshta edhe me rendesisshmja) ne grumbullimin e informacioneve, vajtja tek punetoret dhe grupet e organizuara (nese ka), degjimi i shqetesimeve te tyre dhe ofrimi i ndihmes tone: (i) logjistike-ndergjegjesuese dhe (ii) juridiko-keshilluese.

Aksioni synon qe te finalizohet ne kete prag 1 maji ne nje organizim te mundshem ne menyre qe t’i jape jete nje DEBATI per PUNEN ne Shqiperi.

Parimi qe propozojme eshte: KUSHTET E PUNES, perfitohen, mbrohen dhe permiresohen vetem NEPERMJET ORGANIZIMIT KOLEKTIV.

QENDRIMI YNE POLITIK: E DREJTA KERKON FUQI, FUQIA KERKON BASHKIM

Historia e njerezimit karakterizohet nga perkufizimi i te drejtes nepermjet arsyes dhe berjes reale te saj nepermjet fuqise. Shteti, ne origjinen e vet, s’ka mundur te krijohet ndryshe veçse si organizim i pakicave te armatosura, qe me shume se armet i ka fuqizuar organizimi. Permes tij, shoqeri te tera kane perfunduar nen sundimin e pakicave sa te paperfillshme numerikisht, aq edhe te fuqishme politikisht. Sundimtaret, urdherdhenesit, pronaret gjithnje jane organizuar e bashkuar per te sunduar. Ajo çka ua ka mundesuar shfrytezimin ka qene çorganizimi dhe veçimi i shoqerise e punetoreve. Keta te fundit, te ndare veç e veç apo ne grupe fare te vogla e kane dobesuar veten dhe e kane pamundesuar zhvillimin ekonomik e shoqeror te tyre.

Punetori i paorganizuar eshte vetem nen kercenimin e mungeses se punes kur e kerkon ate, rrezikut te jetes, heqjes nga puna apo pages se pamjaftueshme kur eshte ne pune. I vetem perballe pronarit, punetori eshte i pafuqishem e prandaj pa asnje te drejte. Çdo gje qe zoteron ia detyron meshires apo tekave te pronarit. Sa kohe keto te fundit ndryshojne me stinet, punetori nuk zoteron asgje perveç mjerimit e frikes.

Per keto arsye, e vetmja shprese dhe mundesi per punetoret eshte organizimi.

Te mbledhurit bashke, te krijuarit e sindikatave ne qendrat e punes, te mbrojturit e ndihmuarit te njeri-tjetrit ia pamundesojne pronarit apo shtetit cenimin e te drejtave te punetoreve. Sa here nje punetor kercenohet me heqje nga puna, me poshterim, diskriminim, apo keqpagim ne pune, e vetmja menyre qe ai dhe te tjeret te permiresojne kushtet e tyre eshte permes organizimit.

Askush nuk ka fuqine te denoje te gjithe punetoret qe solidarizohen me njeri-tjetrin dhe veprojne si i njejti trup. Pronaret dhe shteti mund te kontrollojne dhe t’i imponohen cdopunetori te veçuar e te izoluar. Pronaret dhe shteti detyrohen te degjojne dhe respektojne kolektivin e punetoreve qe te organizuar kercenojne me greve apo veprimtari proteste te perbashket.

Bashkimi fuqizon… fuqia jep te drejta… te drejtat sjellin mireqenie e dinjitet, per secilin, per te gjithe.

KUSHTET THELBESORE TE PUNES

Kodi i Punes shtron nje sere rregullash dhe kushtesh, mos-respektimi i te cilave cenon mbrojtjen nga cenimi i jetes dhe shendetit, detyrim i posacem i pronareve gjate marredhenieve te punes. Theksojme se te gjitha shpenzimet per keto detyrime perballohen nga Pronari.

Nder kushtet e punes qe gjejne mbrojtje te posacme do te rendisnim:

Sigurimi dhe mbrojtja e shendetit (neni 39 – Pergjegjesia e Punedhenesit);
Garantimi i higjienes dhe mundesimi i vizitave mjekesore, per pune te rreziqeve te medha (neni 40);
Kualifikimi dhe informimi i punetoreve per mbrojtjen ndaj rreziqeve gjate punes (neni 43 dhe 44);
Mbrojtje te posacme ne lidhje me pastertine e ambientit, ajrit, sigurine/qendrueshmerine, mirembajtjen dhe mbrojtjen ose perdorimin e duhur te makinerive (nenet 45 deri 51);
Ne lidhje me ngarkesat dhe kushtet e qendrimit ulur ose ne kembe, jo vetem qe duhet te sigurohen karrige te pershtatshme, por punetoret kane te drejte per pushime te paguara, te shkurtra, jo me pak se 20 minuta per çdo 4 ore pune te vazhdueshme, ndersa grate shtatzena pushimi çdo 3 ore dhe punetoret mbrohen nga mbajtja e ngarkesave me te medha se 55 kg (20 per grate) (neni 54 dhe 55);
I kushtohet rendesi e madhe gjithashtu masave kunder zjarrit, kalimeve/pasarelave, daljeve dytesore (te emergjences), pajisja me mjetet e nevojshme kolektive ose individuale kur eshte nevoja, venia ne dispozicion te pakten e 6 l uje per person, etj. (neni 56 e ne vijim);
Nese te gjitha kushtet e renditura me lart, lidhen edhe me mundesi objektive te pronareve, nje shqetesim serioz perben mos-respektimi i se drejtes se punetorit per t’iu paguar oret shtese te punes, mos-perfitimi i pushimeve te paguara, ose problemet qe burojne nga puna e nates. Konkretisht te drejtat kryesore ne lidhje me pushimin, pagimin e oreve shtese dhe oraret e punes gjate dites ose nates, jane si vijon:

Kohezgjatja ditore normale e punes eshte jo me shume se 8 ore dhe jo me shume se 40 ore ne jave ndersa per punonjesit nen 18 vjec, jo me shume se 6 ore ne dite (neni 78);
Çdo ore pune e kryer nga ora 19:00 deri ne 22:00 jep te drejten e nje shtese mbi page jo me pak se 20%, ndersa cdo ore pune e kryer midis intervalit 22:00 dhe 06:00 jep te drejten e nje shtese mbi page jo me pak se 50% (neni 81);
Puna e kryer ne ditet e pushimit javor ose festat zyrtare paguhet me nje shtese page prej 25% te pages ditore, ose kompensohet me nje dite pushim (neni 87);
Gjithashtu, nuk mund te kerkohet kryerja e oreve shtese javore kur punetori ka kryer 50 ore pune ne jave (neni 90);
Per oret shtese te punes qe nuk jane kompensuar me pushim punonjesi duhet te paguhet me pagen normale dhe nje shtese jo me pak se 25 % te saj, ose me miratimin e punonjesit te kompensohet me nje pushim te pakten 25 % me te madh;
Oret shtese te punes te kryera gjate pushimit javor ose ne ditet e festave zyrtare kompensohen me pushim ose page te pakten 50 % me te madhe se oret shtese te bera ose paga normale;
Kohezgjatja e pushimeve vjetore eshte jo me pak se 4 jave kalendarikegjate vitit te punes ne vazhdim.
ORGANIZIMI KOLEKTIV: PERMBLEDHJE E GARANCIVE NE LIDHJE ME ORGANIZIMIN SINDIKAL DHE GREVEN

E drejta per t’u organizuar ne sindikate

Bashkimi ne sindikate eshte nje e drejte e garantuar me ligj. Cdo kush eshte i lire te marre pjese ne sindikate. Punesimi i nje punemarresi nuk kushtezohet nga pjesemarrja ne jeten sindikale. Marredheniet e tij te punes nuk pushojne dhe as cenohen per shkak te pjesemarrjes se tij ne jeten sindikale.

Per te formuar nje sindikate eshte e nevojshme te mblidhen 20 punetore te cilet duhet te nenshkruajne aktet e krijimit te sindikates.

Kodi i Punes e mbron sindikaten nga nderhyrjet e jashtme dhe sindikata gezon lirine e organizimit, e cila eshte e pakushtezuar nga cilido organ pushteti ose vete pronari.

Nese ka nderhyrje te tilla, si psh.: formimi i sindikatave te kontrolluara (drejtpersedrejte ose tertorazi), nga pronaret; pengimi i aktivitetit sindikal ose diskriminimi per shkak te anetarsimit ne sindikate, etj., kjo e fundit mund t’i drejtohet Gjykates per ndalimin e çdo veprimi nderhyres (neni 186)[8].

Mbrojtja e te drejtave te anetareve te sindikates

Mbrojtja e punonjesit anetar te sindikates mund te behet nga vete kjo para gjykates nese shkelet Kodi i Punes, kontrata kolektive ose individuale. Pra sindikata ka rol perfaqesues dhe pershembull ajo mundet qe te gjeje nje mbrojtes ligjor, te organizoje takime ne publik, therrase mediat, te kerkojne nderhyrjen e perfaqesuesve te Inspektoriatit te Punes, etj.

Pra, organizimi sindikal ka ne qender garantimin dhe organizimin e punonjesve ne mbrojtje te te drejtave dhe lirive te shkelura te secilit syresh.

Konkretisht, garantohen nje sere te drejtash per perfaqesuesit e sindikates, ne menyre qe te garantohet permbushja e detyrave te tyre (neni 181)[9]:

– Zgjidhja e kontrates se punes se perfaqesuesit nuk mund te behet pa pelqimin e sindikates;

– Ndryshimi i kushteve dhe ambienteve te punes per perfaqesuesin behet vetem me pelqimin e tij dhe te sindikates;

– Perfaqesuesi ka te drejte te hyje ne ambientet e punes, te shperndaje njoftime, broshura dhe dokumenta te sindikates, gezojne te drejten per te patur kohe te nevojshme per organizim dhe lejohen te kene ambjente takimi, mbledhjesh dhe mundesi grumbullimi te kuotizacioneve.

Ne lidhje me pushimet kolektive nga puna, pronari eshte i detyruar te njoftoje paraprakisht sindikaten dhe te futet ne bisedime me te.

Pavaresisht se sindikata nuk mund ta pengoje kete pushim kolektiv, ajo mund te siguroje kushte me te favorshme per punonjesit (p.sh.: shtyrje te hyrjes ne fuqi te pushimit kolektiv, garanci per ri-marrjen ne pune nese do te jete rasti, etj.). Nje rol aktiv, sigurisht qe shton perfitimet e punetoreve[10].

Mbrojtja e te drejtave nepermjet greves

Sindikata eshte i vetmi organ qe shpall dhe organizon greven. Cdo punemarres ka te drejte te marre pjese ne greve.

Greva eshte e drejte kushtetuese, nuk mund te nderpritet me force. Punedhenesi nuk mund te zevendesoje punemarresit qe marrin pjese ne greve.

Propagandimi i greves me mjete paqesore eshte garantuar nga Kodi.

Gjate kohes se zhvillimit te greves, punemarresi ka keto te drejta:

– Nuk merr page, por perfiton sigurimet shoqerore, pagesat per aksidente ne pune dhe semundjet profesionale;

– Llogaritet vjetersia ne pune;

– Nuk mund te pushohet nga puna per shkak te pjesemarrjes ne greve.

Koment: Greva ka nje fushe shume te kufizuar zbatimi. Ajo duhet te kete per qellim arritjen e nenshkrimit te nje kontrate kolektive pune, ose nese ekziston nje e tille, plotesimin e kerkesave qe burojne nga marredheniet e punes dhe qe nuk rregullohen nga kjo kontrate. Greva qe organizohet kunder pushimeve kolektive nga puna duket se nuk gjen legjitimim ne Kodin e Punes.

Kontrata Kolektive

Rendesia e nenshkrimit te nje kontrate kolektive qendron ne faktin se me ane te kesaj mund te perfitohen kushte me te favorshme per punetoret se sa ato te parashikuara nga Kodin e Punes. Ne te mund te parashikohen rregulla specifike per kushtet e punes (si psh, orari, pushimet, afatet per largimin nga puna, masat disiplinore, pagimi i oreve shtese, kohezgjatja javore e punes, etj.), ne menyre qe te parandalohen masat arbitrare ose diskriminuese.

Pra me ane te kesaj kontrate punetoret mund te rrisin perfitimet e tyre, ose te kene nje mbrojtje me te madhe.

marre nga OP (opolitike.org)

 

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