I PRIMI DELLA LISTA uccide la mia credibilità

concerto sanlorenzo

Il film di Roan Johnson
I PRIMI DELLA LISTA
uccide la mia credibilità di cantastorie

sanbernardo

Quel che di male e di grave è stato fatto con il film
I PRIMI DELLA LISTA
– non solo a me ma a voi tutti –
ve lo racconto ora qui
con tanto di chi e come e quando

chiaraI PRIMI DELLA LISTA

Siamo nel 2010, sto incidendo un mio nuovo disco e mi arrivano in sala tra i piedi a sorpresa dei tipi tra cui uno che già conoscevo per compagno: Renzo Lulli.

Mi dicono che vogliono fare un film dove si parla anche di me e vogliono la mia firma per farlo.
Io dico fatemi leggere la sceneggiatura e se mi va bene firmo.

Tiran fuori la sceneggiatura ed io inizio a leggerla e dico subito
che non mi va bene perchè non corrisponde al vero.

Mi offrono una matita per sottolineare le parti che non mi piacciono
così potranno modificarle.

Finisco di leggere e di sottolineare le cose che non sono vere
e consegno loro il tutto dicendo che le cambiassero e poi tornassero per firmare.

A questo punto interviene
il mio allora amico Renzo Lulli
(gli altri mi erano sconosciuti ed uno era Roan Jhonson, il futuro regista, e l”altra
era la amministratrice della Palomar cinematografica di cui non ricordo il nome)
e Renzo mi dice Pino dai non perdiamo tempo,
siamo in ritardo con la produzione del film
e te stai incidendo un nuovo disco ed hai anche te cose a cui pensare,
fidati, dai, non ci far tornare un’altra volta,
le cose che non ti quadravano le ha già sottolineate, ora firmi e non ci pensi più,
e noi rivediamo la sceneggiatura dove hai indicato tu
e finalmente giriamo il film senza ancora far la spola per la tua firma,
fidati Pino, è importantissimo questo film
per iniziare a parlare di mezzo nostro secolo di storia
che altri hanno voluto cancellare

lotta-continua-1-maggio-1970-foto-01-compI PRIMI DELLA LISTA

Così firmai, fidandomi,
e non ho visto più nessuno fino a film ormai quasi finito
quando vengono a girare a Pisa
la scena dove il vero povero Pino Masi incontra il giovane Santamaria
che fa la parte del Masi nel film,
ma anche lì mica vedo il film che hanno ormai quasi tutto girato.
E’ ancora con le pizze da sviluppare e non rivedo più nessuno
fino a qando il film giunge in sala anche a Pisa
e dopo qualche risata mi accorgo che è un film da poco,
solo a scopo di cassetta, in un clima sarcastico, ironico, grottesco,
e, soprattutto,
non è stato assolutamente cambiato nelle parti che avevo sottolineato…

Risultato:
distruzione dell’immagine di Pino Masi descritto come paranoico,
fine della sua credibilità come autore di canzoni sociali e niente più lavoro,
versione grottesca di una storia drammatica,
particolari falsità per ottenere effetti comici,
distruzione della verità storica,
della nostra controinformazione dopo la strage di piazza fontana,
solo baggianate…

Non bastasse questo,
uscito il film, da anni ed anni Renzo Lulli, Roan Johnson
e tutti gli altri complici della beffa
– una beffa nei confronti non solo miei ma di tutto il movimento –
mi evitano, non mi frequentano più, non mi trattano più da amico,
mi fanno vivere elemosinando con tre figli a carico
e soprattutto…
non mi invitano alle proiezioni del film
dove vanno a presenziare dibattiti col pubblico

Insomma non vogliono che io dica,
non vogliono far sapere di essere falsi compagni,

falsificatori della verità storica, distruttori di un onesto e coraggioso cantastorie,
sabotatori di ogni possibilità di cambiamento reale nella società…

Da questo la nostra attuale conflittualità e
scusate il ritardo con cui la faccio scoppiare…

ma ora i miei figli son grandi e posso di nuovo rischiare

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Capito?
Mala tempora currunt più di quanto potrebbe sembrare e 
se,
qui sotto, nei commenti, mi fai sapere cosa ne pensi

mi sarà utile e mi farà piacere,
ci sarà – a tutti – utile e ci farà piacere

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Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...

2 Risposte a “I PRIMI DELLA LISTA uccide la mia credibilità”

  1. Signor Pino, penso che lei invece di far post nei siti web o in fb è meglio che si confronti di persona con il regista e il Cast del film “I Primi della lista” di sicuro che con un confronto diretto capirà più cose che dette qui in web che perdono senso e sono fraintese.
    E poi il film “I Primi della lista ” è un film carino e non lesivo della sua immagine ne degli altri suoi compagni- collegi
    Saluti

    1. La capisco, Nadia. Concordo con lei sul fatto che – teoricamente – sarebbe stato meglio confrontarsi di persona con il regista e gli autori del film e chiarire ogni cosa. Peccato però che proprio questo confronto regista ed autori abbiano costantemente per anni evitato, di fatto costringendomi a rendere infine pubblica la penosa questione. Me ne dispiaccio sinceramente. Devo comunque dirle che il film, che le è parso carino e non offensivo nei miei confronti, è invece un falso in molti particolari importanti della storia narrata e, questo, al fine di rendere comica per motivi di cassetta una storia drammatica trascurando le conseguenze negative che tali falsità avrebbero procurato alla mia immagine e, di conseguenza, alla mia credibilità di autore di canti sociali.

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