JUST LOVE & The Living Music Theatre

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JUST LOVE & The Living Music Theatre
appunti per un living show sulla vera natura dell’eros

JUST LOVE – personaggi e persone
(elenco provvisorio)

il cantastorie – pino
il pianista romantico – rocco
il karaokista diggèi – marcello
il cantante pop – pino
la cantante pop – polona
la squisita rumorista – anita

la coppiera irresistibile – patricia
il poeta geniale – rocco
il santone indiano – pino
il suonatore di sitar – andrea
il filosofo sòcrate da vecchio – pino
il filosofo socrate da giovane – adriano
la sacerdotessa diòtima – miranda e tutte le donne
il sacerdote del suono – nanni
il giovane fedro – adriano
la danzatrice – patricia
la giocoliera – aurora
lo strimpellatore – santino
il pittore di totem – andrea
il chitarrista folk – marco
il chitarrista distorsore – andrea
il chitarrasolista folle – angelo
il fisarmonicista – lore
il percussionista – adriano
il tastierista – adriano

sanbernardo

JUST LOVE – canzoni proposte
(elenco provvisorio)

questo mondo
messaggio rapido
il ricordo che ho di te
se potessi avere mille lire al mese
oh ma quanto è bello andar sulla carrozzella
ma se questo è l’amore non lo devi sapere
fatima e fawzia, due donne legate da un vincolo strano
è proprio inutile girare il mondo cercando chi non c’è
ma dove vai bellezza in bicicletta
quando viene l’amore viene zigzagando
dimmi dove vai
mapperdindirindìna
a che sarà servita? conoscersi e capirsi
l’affascinante? eccola qua
sta fiorendo nuova armonia, vedrai

chiaraJUST LOVE – amore & musica

JUST LOVE- detti popolari proposti
(elenco provvisorio)

pensa alla salute
non farti seghe mentali
chi si lamenta invecchia
chi non ci vuole non ci merita
chi si vergogna non gode
l’amore non ha età
al cuore non si comanda

JUST LOVE – dialoghi
(elenco provvisorio)
tra il cantastorie e uno del pubblico
tra il cantastorie e lo strimpellatore
tra il cantastorie e il pianista romantico

DIALOGO TRA IL CANTASTORIE E IL KARAOKISTA DIGGEI

image112-350x262JUST LOVE e il Karaokista diggei

il cantastorie (dopo l’ingresso e la movimentata traversata della platea, giunge al boccascena e lancia un saluto al karaokista che sta controllando il suo impianto):
“Ciao marcello! Pronto al pezzo?

il karaokista (sorpreso, risponde al saluto del cantastorie in maniera un po’ tesa):
“Oh Pino, t’àvo detto venivo e sson qui…
Se ddio ‘na ‘osa la faccio
(e poi, subito rendendosi conto della propria emozione, frena e dopo un respiro profondo cambia velocità e registro ed è spontaneamente cordiale):
Scusa Pino, m’hai beccato a sorpresa e…
ma ttanto llo sai ‘e tti voglio bene…
Ero ‘ntrippato nner controllo de’ cavi ma ssono pronto:
ho sistemato ora l’urtimo gècche che ttendeva a sfrigolà…
Q
uando te vvoi, si parte…

(e subito, sorridendo, un po’ titubante aggiunge):
Ma vvisto ‘eri ami’o di Fabrizio, perchè a qquesto punto dello show non ci si mette anco una delle sue? Io, siccome mi garba, ho pportato la pennetta cor testo per karaoke dell’amore perduto: Riòrdiiiiiii, sbocciavan lle viooole…
‘Osì, se ssi fa, la jente la pole ‘antà ssenza sbaglià lle parole…
Ma qquesto solo se lla ‘anzone va bbene…

Se tti va e lla fai mi garberebbe un casino: lo sai che sse chhiudo ll’occhi,
vando ‘anti vella lì mmi sembra davvero di sentì Fabrizio?

cantastorie:
E ci ‘redo Marcello, vella lì me l’ha ‘nzegnata lui di persona…
Garbava un casino anco a me e lla volevo ‘mparà…
e llui allora me la ‘antava nell’orecchi e mmi chiappava la mano e mme la ‘nchiodava ‘on la sua sur tasto justo guando sbagliavo accordi…

Sarà pper via che me la dovette ‘antà nell’orecchi tante vorte prima ‘e lla ‘mparassi ‘e mm’è entrata nnel ceppi’one rejistrata guasi ‘ome lla faceva lui…
A mme, se cci penso mi vengan le lagrime all’occhi…
Boia deh… Fabrizio!
E’ proprio vero ‘e delle ‘ose più ‘mportanti ci si rende ‘onto…
solo guando non ci son più!

il karaokista:
Scusa Pino, non volevo distràtti, fàtti emozzionà, ora che ssi lavora…
Se ll’idea non andava bene avevo dijà ppronta gomunque anco la pennetta ‘or testo di vella ‘e ll’artro jorno s’era detto di mette… vella di ‘oso, o ccome ssi chiama… è mmorto anco lui, da ppo’o… ah, sì,
“Guarda che luna”, di Freddy Buscaglione…
Hai visto me lo son ri’ordato, Pino, anco se vvia via bevìcchio?
E ddopo che ll’hia ‘antata –  e per me dopo un’ora di culo solo per montà ttutto ll’impianto – in du’ mmenuti ho ggià ffinito la mi’ parte: te vvai avanti coll’arti e io, finarmente a ssedè, potrò ffa ssolo ll’appràuzi!

cantastorie;
Non ti scusà ddi nulla, Marcello!
Ti devo gaso mai io ringrazzià, pperchè ll’idea è bbona…
E ssai ‘osa si fa?
Si fanno tutt’e due, prima vella di Freddy e ppoi vella di Fabrizio:
son morti tutt’e ddue e ssi fa omaggio a ttutt’e ddue,
a Ffabrizio che ccapì ttutto dell’amore prima di noi…
e ar povero Freddy che ccapì ttutto prima di schiantassi ‘oll’atumobile

Fatte veste du’ ‘anzoni ti lascio,
vado ar centro scena e ffaccio vella mia
“Ma sse qquesto è ll’Amore”, che piaceva tanto a Ffabrizio…

Fatto questo, da qquer momento se vvoi, Marcello, vatti a ssedè’n pratea…
ma ssenza ‘iacchierà che nzennò distruggi ll’attenzione allo show
E ttieniti pronto, non staccà i fili perchè appena posso ti chiedo di tornà ar tu’ impianto a ffà quarcosa da ddiggei pe’ ffàcci bballà ttutti!
E ora metti subito per prima la scheda cor testo di “Guarda che luna”
e ttieni pronta la se’onda scheda, vella ‘olla ‘anzone di Fabrizio…

Ci sei?… Sì?  …O vvai!

fine del dialogo

DIALOGO TRA IL FILOSOFO SOCRATE E LA SACERDOTESSA DIOTIMA

WallPaintingTomb_Paestum_Italy_GreekColony_smJUST LOVE – il vecchio Sòcrate

il vecchio Socrate:
Vi ringrazio, amici… e sono contento che tu, fedro, che hai propoposto il tema, e tutti voi, di solito disputanti, siate iconcordi con quanto vi ho appena rivelato
sulla vera natura di Eros…

Meglio sarebbe dire ‘riferito’, perchè… non è farina del mio sacco…

Tutto questo infatti, amici, mi fu rivelato da una donna, Diòtima, sacerdotessa esperta in materia di Eros ed in molte altre cose…

Ero allora ventenne… come te adesso, fedro, ed ascoltate le sue prime affermazioni sull’argomento, sorpreso, di getto impulsivamente le feci proprio la stessa domanda che tu, per prima, poco fa hai fatto a me:
“ma Eros non è un dio ?!”, le dissi….
e lei, Diotima…

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Diòtima (superilluminata, appare improvvisa, divinamente decorata e sorridente e,
con suadente dolcezza e magistrale certezza, risponde a socrate,
che c’è ma è scomparso nel buio al suo luminoso apparire) :
“E chi ti dice, Sòcrate, che sia un dio?”

tutte le donne (subito, improvvisamente illuminate, ripetono):
”  E chi ti dice che sia un dio?! “

socrate (di nuovo illuminato, ora ventenne come quando la incontrò, sorpreso dice):
“E’ allora… un comune mortale ?”

Diotima:
“Credi esistano, Socrate, solo i comuni mortali e gli dei immortali ?
O anche tu sai dello spazio infinito tra gli uni e gli altri,
colmo di angeli e demoni e ninfe e muse… ?

Animandolo, essi intessono di sè l’universo intero
ed hanno differenti ruoli e conseguenti poteri

Tra questi, Eros è il più importante e potente”

tutte le donne (improvvisamente di nuovo illuminate, ripetono):
“Eros è il più importante e potente”

Socrate (affascinato e più calmo, ora chiede):
“E per quale motivo, Diotima, Eros è così importante e potente? Forse perchè – come dicono poeti e cantòri – è leggero e dolce, bello, ricco, sapiente…

Diotima:
“No, Socrate… Sono sciocchezze, affermazioni di poeti minori e pretesi cantòri che nulla hanno del logico realismo morale immaginifico del grande Omero
nè della istintiva eleganza animale e profetica della splendida Saffo…

Tali sciocchezze causano credenze che nulla dicono sulla vera natura di Eros, utili solo a far digerire banali cantilene e stucchèvoli commedie
spacciate per opere d’arte

No, giovane socrate… Che ti piaccia o no, è bene tu sappia che Eros non è leggero, dolce, bello, ricco… e nemmeno sapiente !

tutte le donne (di nuovo improvvisamente illuminate):
“Eros non è leggero, dolce, bello, ricco, e nemmeno sapiente !

e Socrate (di getto, ora determinato):
“Dimmi tutto allora, o Diotima, sulla vera natura di Eros e..
cosa, della sua natura, lo rende così importante e potente !

e Diotima (calma e di fatto proseguendo, così conclude):
“Proprio perchè mai possiede con completezza queste lodate qualità e sempre fortissimamente le desidera, Eros è tanto centrale e importante e potente da superare in granezza ogni altra funzione tra terra e cielo

Come non c’e solo terra e cielo ma tutto il resto che corre tra l’una e l’altro, così c’è tutto un ventaglio di stati tra povertà e ricchezza, brutalità e dolcezza, bruttezza e bellezza, ignoranza e sapienza, morte e immortalità

Eros desidera fortissimamente e si pone al centro di questo moto di poteri e saperi e, capillarmente ramificato come è in terra tra i mortali e in cielo tra gli dei, fa da veicolo per tutti noi collegando i desideri dei mortali alla volontà degli dei

Solo se si è consapevoli di una propria carenza si può desiderare di colmarla, ed Eros – desiderando quel che non è e che non ha – è ovunque al centro tra l’enormemente ricco e l’estremante povero, tra il bello e il brutto, il dolce e il brutale, l’ignorante e il sapiente, il moribondo e l’immortale…

Mai, curioso e intelligente Socrate, Eros si sentirà abbastanza ricco e bello e dolce e sapiente, e meno che mai veramente morirà o sarà immortale: Eros muore ogni volta che non c’è nulla da fare per lui e d’incanto rinasce ogni volta che qualcuno o qualcosa gli può essere utile a momentaneamente colmare e placare uno o più dei suoi pressanti desideri

Socrate (che comincia a capire, sorpreso,
ha ora gli occhi sbarrati e la voce travolta dall’emozione):
“Non solo non è bello, Eros, nè ricco e sapiente, ma a tuo dire è anche privo di valori e di scrupoli… E’ dunque cattivo Eros !?

Diotima (immediata e precisa,
sbarra la strada ad inutili deviazioni del pensiero,
ma lo fa bonariamente, sorridendo):
“Sono forse cattive, Socrate, la cicogna che mangia una rana, la volpe che mangia un fagiano, la carpa che mangia un verme?
Non credo tu lo pensi
Esse si nutrono secondo natura sfuggendo al giudizio degli umani

e Diotima (non più sorridente, concludendo l’iniziazione verbale di Socrate ai misteri di Eros, chiarisce):
“Eros non è una persona, lo sai,
prima curioso ed ora sapiente Socrate

Libero da ogni morale, Eros non segue la ragione ma l’istinto universale
di cui è fondamentale principio attivo

E’ da lui che, forte nel desiderio di provare piacere in molte cose, procede la ricerca del buono e del bello e del giusto nella vita quotidiana e nell’arte

Dal suo desiderio di piacere anche fisico procede poi l’altrimenti impossibile eternarsi della vita mortale che si rinnova attraverso la procreazione

Basta questo a fare di Eros, anche ai tuoi occhi,
la più importante delle entità che con diverse funzioni e poteri
popolano ed animano lo spazio immenso tra terra e cielo ?

fine del dialogo

love

JUST LOVE ? JUST LOVE !

Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...