ALLE ATTUALI VITTIME DEL RAZZISMO


ALLE ATTUALI VITTIME DEL RAZZISMO

potrà anche essere semplicemente frutto dell’ignoranza, ma penso che questo diffuso razzismo di base è anche voluto e praticato dalla malavita organizzata per aiutare i boss massoni a tenere sotto i talloni la manodopera degli immigrati
 

penso che i razzisti devono nascondersi perché siamo molto chiari e tutti fortemente solidali e, poiché occorre, anche pronti ad ufficializzare e combattere una rivoluzione culturale già operante che dobbiamo solo collegare e rendere aperta e manifesta
 
penso ad esempio all’assedio culturale di roma di tre giorni a primavera con finale davanti al quirinale per prenderci di diritto solo quello che vuole la costituzione: lavoro, abitazione, sanità, istruzione e, prima di tutto, fermissimamente, libertà e dignità
 
dell’assedio culturale di roma ce ne stiamo occupando in tanti e, tutti assieme, lo stiamo organizzando e già molti sono gli interventi certi – sia musicali o teatrali che parlati – che vi si alterneranno
 
infine, penso che ci sarete anche voi e sarei meravigliato di non vedervi in prima fila e poi sul palco a portare la testimonianza della vostra naturalezza e pulizia morale in contrasto all’altrui bruttezza
 
concludo parlandoti personalmente e ti dico che se ci sarai e dirai le cose che sai e che pensi sarà cosa utile alla cultura che occorre
 
voglio aggiungere che sono comunque indignato e incazzato per ciò che hai dovuto passare e stai passando, credimi


ALLE ATTUALI VITTIME DEL RAZISMO

Annalinda Lupis

E niente. Come trascorriamo noi il sabato sera? Mi ha appena chiamata mio marito di ritorno da Sannicandro a bordo di un bus SITA. Per l’ennesima volta è salito il solito mister sceriffo controllore di sto cazzo. Ha chiesto il biglietto solo a mio marito, il quale, gli ha gentilmente fatto notare che lo aveva chiesto soltanto a lui e a nessun altro bianco passeggero.
La risposta, of course, è stata “perché sei nero!”
Mio marito si è incazzato. Lui il biglietto lo fa sempre. Hanno fatto fermare il bus. Hanno minacciato di chiamare la polizia. Che non è mai arrivata.
Chiaramente nessuno ha sostenuto mio marito. Nessuno ha fiatato.
Il bus è ripartito dopo che lo sceriffo di sto cazzo è sceso.
Allora mi sono rotta! Sto talmente incazzata che spaccherei tutto!
Ogni giorno la stessa cosa. Cammino per strada e ci fissano come fossimo alieni. Toccano la testa di mia figlia come fosse un barboncino da esposizione. In stazione la polizia ferma solo mio marito. A dicembre siamo stati inseguiti da un capostazione a Bari perché pensava volessimo prendere il treno senza biglietto. Perché giustamente i neri il biglietto non lo fanno per principio? Offese ovunque: vai a lavorare! Perché non trovi una bianca ricca e ci vai a letto che così ti paga? Tanto voi ce l’avete grosso! Tornatene al paese tuo!
Mi sono rotta e onestamente, volendo scrivere di autisti e controllori sceriffi, allora fanno bene a creparvi di mazzate. Amtab o Sita. Trenitalia o qualunque sia il mezzo di trasporto, fanno bene! Sono poche le mazzate che vi danno. Troppo poche. Mi devo trovare io. Meglio la galera che sta umiliazione continua! Meglio la galera ma vuoi mettere la soddisfazione di avervi crepati di mazzate?
Fanculo a tutt*!


ALLE ATTUALI VITTIME DEL RAZZISMO

potrà anche essere semplicemente frutto dell’ignoranza, ma penso che questo diffuso razzismo di base è anche voluto e praticato dalla malavita organizzata per aiutare i boss massoni a tenere sotto i talloni la manodopera degli immigrati
 
penso che i razzisti devono nascondersi perché siamo molto chiari e tutti fortemente solidali e, poiché occorre, anche pronti ad ufficializzare e combattere una rivoluzione culturale già operante che dobbiamo solo collegare e rendere aperta e manifesta
 
penso ad esempio all’assedio culturale di roma di tre giorni a primavera con finale davanti al quirinale per prenderci di diritto solo quello che vuole la costituzione: lavoro, abitazione, sanità, istruzione e, prima di tutto, fermissimamente, libertà e dignità
 
dell’assedio culturale di roma ce ne stiamo occupando in tanti e, tutti assieme, lo stiamo organizzando e già molti sono gli interventi certi – sia musicali o teatrali che parlati – che vi si alterneranno
 
infine, penso che ci sarete anche voi e sarei meravigliato di non vedervi in prima fila e poi sul palco a portare la testimonianza della vostra naturalezza e pulizia morale in contrasto all’altrui bruttezza
 
concludo parlandoti personalmente e ti dico che se ci sarai e dirai le cose che sai e che pensi sarà cosa utile alla cultura che occorre
 
voglio aggiungere che sono comunque indignato e incazzato per ciò che hai dovuto passare e stai passando, credimi
un abraccio, pino

Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...