NOSTRA PATRIA E’ IL MONDO INTERO

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NOSTRA PATRIA
NOSTRA PATRIA
E’ IL MONDO INTERO,
NOSTRA LEGGE LA LIBERTA’

 

Stiamo attenti a non essere soltanto o troppo razionali:
una visione alta della realtà e del futuro vuole
che l’aereo dell’osservatore abbia non solo una
ma due ali: quella della ragione e quella dell’immaginazione.
 
Come cantastorie da decenni percorro le culture popolari
dell’area mediterranea e del medio (e non solo medio) oriente
e, spesso, traggo da lì le ‘immagini’ che poi offro in forma musicale
ma non solo: è guardando a quelle culture da dentro e da anni
che vedo oggi le donne, le donne che già conoscevo bambine,
non solo partecipi ma protagoniste vere dell’irreprimibile
anelito alla libertà che anima le sponde
del mediterraneo e del mondo.

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UNA GENERAZIONE DI INTERNAUTI 
In un mondo – grazie alla rete – ora internauta,
velocizzato e reso consapevole dei propri diritti
in modo sempre più omogeneo,
dalla Cina al Marocco passando dall’Iran,
con alterne fortune un fiume di giovani irrompe
giustamente chiedendo pane e libertà.
 
E’ un movimento popolare inarrestabile, autoconvocato,
guidato in piazza dai giovani in genere e donne di ogni età,
Un fiume di popolo che si muove in modo organizzato e motivato,
un colorato e giusto fiume pacifico
che solo se represso
fugge o eroicamente si difende.
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Chi di voi concorda fin qui,
certo affermerà che un movimento tanto giusto e forte,
auspicabile e indispensabile per un mondo migliore,
non deve essere fermato!

Dovremmo noi credere le attuali grandi potenze
vogliose e capaci di risolvere in modo equo i problemi
coloniali e postcoloniali che hanno esse stesse generato?
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Non lo credo e neppure lo credete voi, ne sono certo.
E’ perciò necessario e giusto appoggiare quei movimenti e dar loro voce, difenderli anche con pacifiche proteste alle ambasciate di chi li opprime!
 
Sul fatto poi che io spesso inviti i nostri politici maschi
a non candidarsi per almeno una legislatura
lasciando il passo a un governo di sole donne,
non pretendo di essere qui da voi tutte/i immediatamente compreso,
ma di nuovo affermo che a me sembra il minimo che gli uomini possano fare
per cominciare a farsi perdonare del collettivo disastro a cui è giunto il mondo dopo cinque millenni di predominio maschile!
 
Quale maggiore danno di quelli che già ci sono,
potrebbero fare le donne (in attesa dell’atteso ciclico ritorno epocale al matriarcato) provando intanto a governare per una sola legislatura!?
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NOSTRA PATRIA

Quali donne votiamo al governo,
allora vi chiederete.
Nelle liste, prima, e dopo, alle elezioni,
manderemmo al governo solo donne espresse dai movimenti!

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Questa la vera rivoluzione culturale
di cui l’Italia e il mondo hanno urgentemente bisogno!

Spero che in molti/e commentino positivamente
questa nota e la condividano sui loro profili !
 
NOSTRA PATRIA E’ IL MONDO INTERO ? NOSTRA LEGGE LA LIBERTA’ ?
ALLORA METTIAMOCELA DAVVERO TUTTA !
 
Nell’attesa dei vostri commenti, vi allego un po’ di musica
> http://www.youtube.com/watch?v=BOOydQSy1Ws
Un sincero abbraccio,
Pino

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Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...