ODIO FIRENZE parodia da cantare sull’aria di Odio l’Estate

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ODIO FIRENZE
PARODIA da eseguire, mi raccomando, gesticolando da sciamani e cantando sulla bellissima aria di Odio l’Estate di Bruno Martino )

ODIO FIRENZE ! FA SCHIFO COME QUELLI CHE CI STANNO
E NON CAPISCO PROPRIO COME FANNO
A VIVERE IN QUEL CESSO DI CITTÀ !

NON C’È UN FILO DI VENTO,
È PIENA DI UMIDITÀ E DI ZANZARE,
POI C’È IL VELENO DELL’INQUINAMENTO
E ROMBO DI MOTORI A VOLONTÀ

MA TORNERÀ L’ALLUVIONE
E I FIORENTINI A PISA PORTERÀ
DAI LUNGARNI VEDREM QUESTE PERSONE
ANDAR VERSO MARINA AD AFFOGAR

ODIO FIRENZE…

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IMPORTANTISSIMA AVVERTENZA

Pensatela come volete, se vi piace cantatela, oppure no
Se la condividete, condividetela anche sul vostro profilo
Se – invece – non vi piace e, comprensibilmente, pensate sia una mia caduta di tono, magari campanilista ed in più truce e banale, vi prego ditemelo nello spazio qui sotto
Avrò così grazie a voi modo di affrontare dialetticamente la cosa e cercare di spiegarmi meglio sul perché – secondo me – Firenze non è assolutamente una città da ammirare ed amare

Pensatela come volete, ma se la pensate come me siate allora lieti che io lo abbia anche detto e non solo pensato e, volendo, approfittate di questa occasione per dire qui sotto la vostra sull’argomento, se vi piace per farlo usate pure il vernacolo

Se invece credete che Firenze sia davvero una città da ammirare ed amare, la cosa è davvero preoccupante perché credo vi sia stata rubata l’anima o ve la siate venduta e che perciò andiate in giro fuori luogo come fantasmi beati e beoti a farvi succhiare soldi e mi chiedo: piace loro anche la finta-star musicale Ligabue? questo sarebbe il colmo, poveretti !

Più di chiunque quindi, in questo caso, avete bisogno di dirmi il vostro amore per Firenze: solo così, spezzando con l’irrompere del vero il sogno indotto che vi tiene schiavi, potrò subito restituirvi vivi e vegeti alla realtà e, in più, con una nuova sana stranissima voglia insieme gioiosa e vigorosa di nettare a fondo ogni bruttezza del falso con la bellezza del vero…

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Scrivete liberamente qui sotto dunque, se volete, oppure piantiamola qui

 

Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...