Sessantotto ? COSA DAVVERO FU IL SESSANTOTTO

 Cosa davvero fu il “sessantotto” ?

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Ben altri tempi, quelli dell’ormai leggendario sessantotto del secolo scorso, quando ci si incontrava in piazza meditabondi, fin lì solitari erranti, e ci si dava il buongiorno, adriano il sofri ed io, e ci si chiedeva se avevam fatto già colazione o no e, subito dopo, magari davanti al primo caffè, ci si chiedeva quanti soldi hai in tasca oggi per affrontare la giornata… io duemila lire… ah, io otto, nemmeno a farlo apposta sono dieci e quindi è facile: sono cinquemila lire per uno… ma no, perchè mai… ma come perchè, e sennò che cavolo di compagni siamo?

E intendi davvero rivoluzione culturale, quindi in pratica ora, qui e subito… vita solidale, movimento studentesco, movimento operaio, comunità alternative agricole e urbane…

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E da lì il discorso era solo in partenza. Infatti… Compagni vuol dire uguali già adesso, tra noi, perchè noi… senza aspettare la rivoluzione ed un auspicato cambio di potere, dobbiamo già ora essere un chiaro esempio di come vivono da uguali quelli che si dicono compagni… quelli di noi che veramente ci credono sono già oggi un. esempio di luce consapevole e di solidarietà reciproca… un pratico e luminoso esempio di vita comune, equidistante dai due blocchi geopolitici – quello americano fintamente libero e quello sovietico fintamente socialista – che terrorizzano il mondo con la minaccia delle armi atomiche e schiavizzano i popoli imponendo loro di allinearsi ad uno dei due fintamente opposti schieramenti… scusa, sono stanco e non ti seguo più malgrado la sveglia di questo buon caffè… bene, Pino, ma non mollare col canzoniere e vieni a cantare alle fabbriche con me tutte le volte che puoi: questo il migliore aiuto che puoi dare…

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Così, almeno nei miei ricordi, già nel sessantasei quando formammo il canzoniere pisano, proprio da questo modo di vivere da compagni germogliò tra noi giovani di allora il mitico movimento italiano che poi imperversò dal sessantotto al settantotto dello scorso secolo: una vera rivoluzione culturale che presto oltre i giovani coinvolse milioni di operai e di comuni cittadini e, proprio per questo, fu materialmente soffocata nel sangue delle stragi di stato già a cominciare da quella della banca di piazza fontana a milano del 1969, poi Brescia, Bologna…

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Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...