STRAGE DI PARIGI

STRAGE DI PARIGI

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strage di parigi

strage annunciata, tappa obbligata nell’incremento di una guerra santa dichiarata da tempo e praticata, economia che va piano, terza guerra mondiale che cresce osservata dal soglio del pontefice romano

 strage di parigi

tragico epilogo d’una schermaglia mediatica tra il sacro ed il profano che unisce satira ad effetto con libertà e mancanza di rispetto, scherza coi fanti e lascia stare i santi mi direbbero in tanti se girassi in maglietta con stampato cristo frocio

 strage di parigi

voluta da opposti contendenti a pretesto per nuovi estremismi, nutrimento di opposti integralismi, strage che giova ai combattenti per legittimarsi, un appello a difendersi, ad armarsi, all’unirsi in difesa integralista bianco o nero d’ogni punto di vista

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 Non sono sorpreso, si sapeva dai media che ovunque, in europa, c’erano cellule dormienti di organizzazioni integraliste islamiche pronte a portare la guerra santa fin dentro il territorio occidentale: il sangue di Parigi nella strage all’Hebdo ben si inserisce nel contesto fattoci prevedere e, con pura retorica buonista, da dopo il fatto gli stessi media usano quel sangue ed il dolore conseguente per terrificare i loro utenti con martellanti immagini estreme e lanciare allarmi e reiterati appelli in favore di una guerra santa di opposto segno

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strage di parigi

guerra tra oriente e occidente, sangue, sacrificio di capretti e agnelli sull’altare del dio delle guerre, brutale eco terrorizzante sui media d’ogni canale, in ogni istante, senza confini tra terre e terre

strage di parigi

investimento pubblicitario, anche, propaganda béllica, terrorismo mediatico che, ovunque, in un istante produce paura e voglia di dittatura,  fascismo, militarismo, e conseguente fine di ogni libera cultura

strage di parigi

che gronda di interessi ideali versati ai contendenti e al loro indotto di amici e di parenti da arruolare per la prossima onda di assalti a baionetta, strage di sangue umano sul terreno francese, che già opera e progetta una mediatica strage digitale nei cervelli di ogni paese occidentale

strage di parigi

che serve a programmare folle di europei cerebrolesi, lobotomizzati e applaudenti al passaggio dei loro corrotti governanti per spronarli alla guerra e poi pronarsi a terra tutti quanti rinunciando alla vita

strage di parigi

strage di libertà, strage della bellezza in una europa smarrita

Strage di parigi, esecuzione perfetta, da manuale militare, per personale scelto addestrato, armato e bene organizzato, capace di attuare un piano preciso, persino preoccupato di raccogliere foglietti ed altre cose per non lasciare tracce biologiche a firma dell’attentato

Strage di parigi, attentato che odora di matricd occidentale “per necessità” e, se questo è, roba da servizi segreti anglo-americani “alleati” con coperture nato e terribile costo di sangue come fu per la strage di milano del 12 dicembre 1969 dell’era Kissinger

Strage di parigi, un attentato ben progettato e poi freddamene eseguito, perfettamente riuscito, una strage di occidentali che giova solo al partito dei finanzieri più potenti per serrare i ranghi nella globalizzazione ad ogni costo del loro potere sul mondo

Strage di parigi, strage annunciata e piatto forte di guerra indichiarata ma sempre combattuta tra occidente e oriente, tragico evento – come già fu per il terribile 11 settembre a new york – che è fonte di di dolore e di comprensibile allarme e paura in una base popolare sempre più larga che reclama ordine e sicurezza comunque, anche in cambio di libertà e dei diritti precedentemente ottenuti fin qui ritenuti acquisiti

Strage di parigi, un attentato ben riuscito sul piano pratico e mediatico , e che, indipendentemente da chi lo ha infine manualmente eseguito, giova a rafforzare solo chi, come l’Islam, reclama per sè il diritto di difendere con ogni mezzo i suoi popoli di fedeli dalle influenze prima culturali e poi economiche e militari di un occidente ritenuto assolutamente corrotto e dissoluto

Strage di parigi, un attentato riuscito che, indipendentemente da chi lo ha infine eseguito, giova anche a rafforzare chi – in occidente – vuole la fine della varietà nella sua ricchezza e bellezza, della cultura e dell’arte, la fine di ogni deale di solidarietà ed eguaglianza, la fine di ogni libertà

Strage di parigi, strage efferata che, di nuovo, come nella new york degli aerei schiantati sui grattacieli o delle bombe nella metropolitana a madrid, genera voglia di dittatura e, in armi e in guerra dichiarata e santa, consegna l’europa al dramma delle “tre effe”(fame, freddo e fastidio) ed al potere delle “tre emme”, i tre mattei (matteo renzi, matteo salvini e matteo messina denaro), tutto qui

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strage di parigi, COME REAGIRE ? dite la vostra nei commenti qui sotto ed apriamo la fase dialettica per dirne in generale e per entrare nello specifico… CONDIVIDI ?

 

 

Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...

4 Risposte a “STRAGE DI PARIGI”

  1. Solo… pazzi scatenati, Igor, che cercano di saminare caos e panico ?
    I pazzi scatenati, d’urante le loro crisi peggiori, non cercano di seminarema seminano caos e panico di fatto. Chi invece crca di seminarli attraverso azioni precise e preparate con cura non e’ un pazzo scatenato ma un individuo addestrato e armato, eterodiretto, collegato ad i suoi leader attraverso una catena di comando…

    1. più che un’azione eterodiretta architettata e attuata da governi occidentali a me pare piuttosto la solita e ormai congegnata abilità del capitalismo di inglobare in se e alimentarsi di tutte le debolezze che lo minacciano traendone sempre il massimo vantaggio.
      E’ un’arte affinata in decenni di lento lavoro sui fianchi delle nostre libere menti di democratici cittadini.
      Manovrarci grazie alle nostre paure spingendoci quasi ad implorare di toglierci anche i più basilari diritti.
      Ed è proprio in questo che si palesa la malvagia evoluzione dei meccanismi di comando che da sempre dirigono le nostre libere e democratiche decisioni.
      Però se ne sono visti troppi di attentati e stragi di stato, non bastano, non si addicono all’esigenze odierne, oggi serviva qualcosa in più.
      Meglio rispolverare la vecchia tattica della paura di un grande e malvagio nemico.
      E cosa c’è di più appetitoso per una società capitalista di crearsi un vero nemico andando anche a depredare le risorse e le ricchezze di degli stupidi barbari? Quasi meglio del Komunismo.
      Ed ecco che le ricchezze aumentano e non serve neanche l’ auto-terrorismo di stato per scatenare le paure dei sudditi.
      La storia si ripete perchè cambiano i nomi dei protagonisti ma gli attori sono sempre gli stessi.
      La storia si ripete perchè tutto è insito nella natura dell’uomo ed è estremizzato dall’integralismo capitalista.
      La storia si ripete perchè i grandi interessi dei soliti potenti non cambiano e continuano a dover essere difesi oggi come nelle oligarchie dell’antichità.
      La storia si ripete e tutto sta nel saperla leggere per capire l’evoluzione delle cose e per capire infine che tutto cambia affinchè tutto rimanga com’è.

    2. Tua analisi più profonda. Mia reazione era basata sul emozioni. Sono d’accordo con te, chi dirige attacchi non e un pazzo scatenato, lui e un criminale!

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