TERRORISMO, STRAGE DI BOLOGNA, ANNI DI PIOMBO…

Bologna_primi_soccorsi_1980TERRORISMO, STRAGE DI BOLOGNA, ANNI DI PIOMBO…

A cosa sto pensando ?

Sto pensando agli innocenti. Una strage di innocenti fu infatti quella alla stazione di Bologna come, già prima, fin dal dicembre ’69, furono terribili stragi di innocenti quella alla banca di Milano, al treno Italicus e al Rapido 404, quella atroce a Brescia…

Non sono un politico ma ho fatto tutta la vita onestamente il cantastorie e, come potendo farebbe un onesto cronista, ho seriamente seguito negli anni anche tali orribili accadimenti investigando e portando così alla luce nei mie canti molte cose altrimenti da altri volutamente ignorate e lasciate dimenticare…

Sento oggi troppo generiche espressioni come terrorismo, anni di piombo, ed allora, uscendo dal generico, devo dire che il primo piombo di cui ricordo fu quello che vidi sparare verso i giovani contestatori che tiravano uova e pomodori contro i signori festeggianti alla Bussola, un famoso locale della Versilia, la notte di Capodanno tra il ’68 e il ’69, fatti su cui scrissi e pubblicai una nota ballata, ed ho a Pisa un amico per quel piombo da allora su una sedia a rotelle…

Riguardo al terrorismo, ho ben vivo il ricordo del terrore scatenato con le stragi di cui parlavamo prima e sulla cui responsabilità, specie sui mandanti, poco o nulla si sa.

Sui mandanti di quella di Bologna, dopo decenni l’unico dato certo oltre gli esecutori è che il depistaggio delle indagini – grazie al quale ancora oggi nulla si sa sui mandanti – fu magistralmente diretto da Licio Gelli, maestro venerabile della criminale ed appositamente ‘coperta’ loggia massonica piddue…

Di conseguenza, a cosa sto pensando, ora ?

Allegoricamente, a come mettere Gino Strada al posto di Renzi !

Volendo, un modo c’è. Provo a farmi capire con un Appello:

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VIA DALLE ISTITUZIONI MANDANTI E COMPLICI DELLE STRAGI !

Non si può giurare su due altari, fedeltà alla Repubblica e alle Logge!

Basta guerre provocate, basta strategia della tensione, basta inciuci e segrete trame! Basta coperture e depistaggi! Basta corruzione!

BASTA DITTATURA DEL DENARO MASCHERATA DA DEMOCRAZIA !

BASTA CON LA FINTA POLITICA MASCHERATA DA LIBERTÀ !

PER UN’ALTRA ITALIA, PER UN’ALTRA EUROPA,

FUORI I MASSONI DALLE ISTITUZIONI !

Hai capito ?!

Da quel che ho capito io che ho quasi la tua eta’ si e’ trattato di fascsti manovrati dai servizi segreti dello stato a loro volta collusi con la mafia e governanti soprattutto democristiani, Gelli si ma non solo. Purtroppo siamo stati vittime di questo miscuglio di personaggi criminali senza scrupoli che sono emersi solo in parte. La situazione attuale e’ in gran parte conseguenza di queste stragi che hanno impedito a questo paese di evolvere verso la democrazia reale. La massoneria c’entra solo in parte, e’ troppo facile cercare i responsabili all’interno di qualcosa di misterioso e sconosciuto.

La massoneria c’entra solo in parte, dici, con la orribile strage di Bologna ? Ma che dici ? La massoneria c’entra solo in parte, con la strage di Bologna ?! Oltre i dur giovani, condannati come esecutori della strage, vi sono i mandanti. Ci sono. Si saprebbe chi sono se le indagini non fossero state depistate per nasconderli. Chi ha orchestrato il depistaggio, Licio Gelli, condannato per questo a dieci anni, lo ha fatto per proteggere i mandanti della strage e, certamente, sapendo chi e perchè.

Gran maestro venerabile della loggia massonica coperta pidue, difensore con ogni mezzo degli interessi geopolitici angloamericani in Italia in chiave antisovietica, attività questa già a suo tempo indagata e condannata dalla Commissione Parlamentare d’Inchiesta presieduta da Tina Anselmi, ha svolto egregiamente il suo compito di fiancheggiare e proteggere e depistare e coprire: tanto egregiamente che tuttora per le stragi assassine italiane non ci sono mandanti.

 Ti pare poco ?

Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...