BOTTA E RISPOSTA tra autore e imprenditore

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BOTTA E RISPOSTA
 
BOTTA E RISPOSTA
tra un autore ed un imprenditore culturale
su una vecchia questione tuttora irrisolta
ma finalmente in via di definizione
 

Vi parlo in pratica davvero di un botta e risposta tra due persone.
Mi dice, a sorpresa, intromettendosi in una mia annosa questione con tale Roan Johnson riguardo al suo offensivo film su di me interpretato da Claudio Santamaria,
un paio di notti fa, direttamente sul mio profilo fb,
l’imprenditore ANDREA FORNAI a cui il Comune di Pisa
– a condizione che si avvalesse della mia consulenza o non avrei accettato –
ha affidato da giugno di questo 2016 l’organizzazione della serata
del 9 dicembre scorso per festeggiare i cinquanta anni del Canzoniere Pisano.
Serata alla quale, come cofondatore mezzo secolo fa del Canzoniere stesso,
come da tutti voluto ho in buona fede ed a fin di bene partecipato
sebbene in carrozzella per un infortunio con un femore sbriciolato:
 
Andrea Fornai
” A mio modesto parere, come già altre volte accadde, anche per la storia del film I primi della lista, c’è un grande fraintendimento tra te Pino e il resto del mondo:
voi avete sconfinato in Austria per una ragione vera? 
Se si quale?
Bah… non dirmi il Golpe Borghese, davvero?
E pensavi che venissero a cercare proprio te, il Lulli e il Gismondi?
Bah, ti eri un tantino sopravvalutato e forse in cinquant’anni non ti sei reso conto che ti sei sbagliato quel giorno che hai sfondato il confine!
Insomma caro Pino quel che avete fatto quella volta visto oggi fa solo ridere, e Roan Johnson che le commedie le sa fare ha fatto ridere tutti noi grazie a quell’episodio di cui sei stato protagonista assoluto tuo malgrado!
Quindi ha ragione Roan! “
 
concerto sanlorenzo
BOTTA E RISPOSTA
 
Nelle parole del Fornai il dissidio non è tra me e Roan Johnson,
vale a dire tra me e il regista di un film che a mio parere parla di me inesattamente, ma un dissidio tra me e il mondo, una roba da pazzi paranoici.
E non è finita!

Sempre dal mio profilo fb, ma ora ignorandomi, il Fornai prosegue
ad insultare me, ma soprattutto la verità,
rivolgendosi direttamente ai miei virtuali 5000 amici:
 
Andrea Fornai
” In più, sappiatelo tutti, Pino Masi ha rifiutato il mio aiuto e di altri quando si trattò di trattare con la produzione riguardo al film!
La mia mamma dice: mal voluto non è mai troppo!
Chiedo scusa a Roan, viste le parole di Pino, per tutti quelli che erano alla festa del Canzoniere la sera del 9.
La tua presenza è stata graditissima, però devo dire che il tuo monito “fa bene pigliarsi in giro” non è stato capito proprio da Pino! “
 
nottebuss
BOTTA E RISPOSTA
 
Avete capito?
D”Improvviso, mentre festeggio con gli amici il mio anche personale successo alla serata del 9 a Pisa malgrado il mio femore rotto e la sedia a rotelle…
Questo dice di me
(non solo a me ma, dal mio profilo fb, a tutti miei amici)
il caro imprenditore Andrea Fornai.
 
Non credo perciò vi stupirete
se ho sùbito sentito il dovere di rispondergli per le rime
– sul mio profilo da dove lui mi offendeva –
quella notte stessa.
 
E non per i suoi insulti nei miei confronti,
che a causa della loro inconsistenza non possono certo scalfirmi,
ma allo scopo di iniziare da qui – finalmente – a ristabilire anche pubblicamente
la verità storica dei fatti narrati nel film di Roan Johnson,
realtà che – faccio notare – è stata insultata da anni da Roan
ancor più di quanto egli abbiano insultato me.
 
Solo per farvi un esempio,
fino a quando il film non era ormai finito e montato e proiettato
(a tutti i festival e nelle pubbliche sale, non per caso senza neanche invitarmi),
voglio dire fino a quando ormai non era più possibile rimediare neppure volendo,
non c’è mai stato nessuno, 
Andrea Fornai compreso
(se non proponendosi una sola volta credendola questione di soldi
e poi subito ritirandosi quando capì che la questione era altra),
che abbia cercato di fare da onesto mediatore
nel dissidio tra me e Roan rispetto alla verità dei fatti narrati nel film.
 
Dissidio che avrei voluto chiarire quando, volendo,
era ancora possibile rimediare correggendo la sceneggiatura.
Dissidio che avrei voluto chiarire anche dopo,
per avere almeno una tardiva soddisfazione morale
 Dissidio che invece da allora non si è ancora sanato non certo per causa mia
ma per il ripetuto negarsi di
Roan Johnson – almeno fino ad ora –
a parlarne pubblicamente o anche solo privatamente con me.
 
con alfredo a cantare tra i bambini di napoli
 BOTTA E RISPOSTA
 
Eccovi qui comunque,
per comodità di questa nostra disamina tra amici della spinosa questione,
anche copia della mia risposta di un paio di notti fa ad Andrea Fornai.
Risposta che vi prego di leggere attentamente
(e magari condividere se trovate l’argomento interessante per altri)
per poi, volendo, a ragion veduta dire la vostra sul mio profilo o qui,
anche semplicemente in forma di commento sotto questo mio articolo:
 
Pino Masi
” Scusa Andrea Fornai, visto che ti fai vivo vorrei sapere… Sei mica te che hai invitato Roan Johnson a venire a parlare alla serata per il cinquantennale del Canzoniere Pisano o è lui che te lo ha chiesto, o qualcun altro per lui, e tu hai solo acconsentito e gli hai messo pure il nome sul manifesto? Te lo chiedo perché non riesco altrimenti a capire come tu possa ora essere il primo a difendere – incautamente e a spada tratta e per giunta con risibili motivazioni –
la sua presenza dove non doveva (e dico sia sul palco che sul manifesto della serata) anche perchè, effettivamente, s
e ti sei preso tale responsabilità senza pressioni di alcuno a parte Roan e la sua voglia di apparire, siccome ti voglio bene e te ne ho voluto da quando ti conosco (eri ancora studente di filosofia) ti assicuro che mi dispiace, credimi, perchè stavolta ti sei infilato a capofitto come un bambino in una bega più grande di te.
Incautamente perchè (visto che da giugno parliamo di come impostare la serata per il cinquantennale del canzoniere ed io, mentre settantenne vivo cantando per strada mendicando come Omero, ti ho a tua richiesta gratuitamente fornito ogni memoria storica, nomi e indirizzi dei superstiti co-fondatori, filo conduttore per il trailer, scalette e testi di canzoni, presenza fisica davanti alle telecamere per il trailer e per le utili interviste che occorrevano) prima di decidere se invitare Roan – di tua iniziativa o come sia stato – alla festa per il Canzoniere anche se Roan col Canzoniere non c’entra assolutamente niente, potevi chiedermi un parere sulla cosa come abbiamo fatto per tutto il resto e poi, fossi stato contrario, chiedermi perchè lo ero e poi, ascoltate le mie motivazioni, ti fosse sembrato anyway giusto farlo (o le pressioni ricevute fossero state per te troppo forti) invitarlo lo sesso.
A sorpresa per me e senza il mio consenso, come hai comunque fatto, almeno però sapendo ora cosa dire –  per difendere realisticamente tale tua decisione – invece di mettere (come, davvero incautamente, fai a sorpresa nel mio profilo fb) in bocca a me motivazioni non vere e non mie e poi aggiungendo dicerie, luoghi comuni, banalità e sciocchezze che non ti fanno onore e che (se non peggio, lo spero per te) provano solo la superficialità con cui ti rapporti con la vita delle persone con cui hai a che fare, che nel lavoro ti aiutano come anche io ho fatto.
Mi dispiace davvero, Andre, perchè se quanto accaduto è solo farina del tuo sacco – ma non lo credo – questa volta hai sbagliato forte.
 
Sui motivi della mia mancanza di stima per Roan Johnson, sulle prove che ho per poterlo affermare, non mi sento tenuto a risponderti qui ed ora.
Ripeto che per correttezza, amicizia, onestà nei miei confronti, avresti potuto e dovuto chiedermelo prima, ascoltarmi senza pregiudizio e tenerne conto, prima di prendere una decisione, qualunque fosse poi stata la tua decisione.
Adesso se ne stanno ormai occupando fior fiore di avvocati penalisti e civilisti che chiedono milioni di euro a Renzo Lulli che ha scritto il soggetto, a Ico Gattai che per primo ne trasse un libercolo, a Roan Johnson, a Degli Esposti della Palomar Cinematografica, a chiunque abbia contribuito (compreso te per le cose che mi hai detto su fb) a distruggere con grave danno per la mia vita e per quella dei miei familiari la mia immagine e quindi la mia credibilità, la mia vita di onesto autore di canzoni sociali poi nel tempo cantate ed usate da milioni di persone.
 
Pensa Andrea al danno che hai fatto e stai facendo, dicendo fesserie su di me, a quelle centinaia di migliaia di persone che per anni hanno avuto ed hanno ancora oggi bisogno di credere in me e nelle mie canzoni per avere più forza nella loro sacrosanta lotta per i loro sacrosanti diritti !
 
Ti rendi conto del danno enorme che in questo modo si sta facendo non solo a me ma, distruggendo me, a chi ha avuto ed ha bisogno di credere in me? Di quale vulnus si sta attuando da anni, colpendo me, alla cultura ed all’arte e soprattutto alla tradizione orale delle classi subalterne, alla verità storica sul movimento di lotta di questo ultimo mezzo secolo ?
 
Movimento, detto “del sessantotto”, di cui non si sa più praticamente altro perchè di esso si vorrebbe dicessimo solo “terrorismo e anni di piombo” mentre io – e lo faccio da cinquanta anni – dico nelle mie canzoni che “il terrorismo” l’hano inventato altri da noi con le bombe e le stragi, da piazza Fontana in poi, e che gli “anni di piombo” li hanno inaugurati altri da noi sparandoci addosso davanti alla Bussola mentre, ancora ragazzi, tiravamo solo pomodori.
 
Di questi tuoi da me ritenuti complici impostori, solo tu per mia bontà ed amicizia – se lo fai subito qui sotto nei commenti – hai ancora modo di chiedermi scusa sinceramente e dire la verità su chi ti ha fregato e condizionato o fatto credere per vere le sciocchezze che mi dici sulla storia del film, perché se invece fossero solo opinioni tue e non saprai a chi scaricare la colpa… dovresti iniziare a trovare i soldi per ripagarmi del male che hai fatto a me ed ai miei familiari, alla società, a chi lotta per i propri diritti, al mondo della cultura e dell’arte.
 
Faccio appello alla tua intelligenza, in cui credo e in cui spero per te.
Non ti sei mai chiesto come mai Roan Johnson, pur sapendo quel che da anni penso e dico di lui, non ha mai avuto il coraggio o almeno la dignità in pubblico o in privato di chiedermi perchè ?
Non avrà mica – come si dice a Pisa nel linguaggio popolare – “ir culo sudicio” da nascondere affinchè non si sappia che (con i suoi già nominati complici) l’ha fatta troppo grossa e puzzolente ?
 
Chièditelo un po’, almeno ora, e chièdilo anche a lui, a Roan, che – finalmente – mi dicono ora in privato si sbottona dando per la prima volta la colpa a Renzo Lulli che, a suo dire, gli avrebbe fatto credere per vere cose che in buona fede lui ha ritenuto tali.
 
Comincia lo scaricabarile.
Se hai solo peccato di credulona superficialità, davvero ti prego salvati in tempo. In fondo, rispetto a me, sei un ragazzo alle prime armi e ti potrei sinceramente perdonare. E’ quello che vorrei poter fare, se tu facessi finalmente autocritica.
Questo tra l’altro farebbe piacere (per quel che ne so) al 90% dei tuoi collaboratori ed anche a tua madre, che conobbi tanti anni fa il giorno che venne da Piombino alla festa di noi tutti per te a Pisa per la tua laurea.
Non ricordi che avevamo scelto insieme il titolo da dare alla tesi e che me la facesti rileggere tutta prima di darla alle stampe?
Sii bravo Andre, ripensaci. Oppure non me ne volere: reggiti forte e Auguri! “
 
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Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...