SOLO IL PAPA CONTRO LA GUERRA ?🌹Partecipiamo alla MARCIA PER LA PACE Perugia-Assisi del 24 APRILE !

No all’aumento delle spese militari, No all’invio di armi, No alla Guerra.

Fuori l’Italia dalla Nato

«Mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono impegnati a spendere il 2% del Pil nell’acquisto di armi, come risposta a questo che sta succedendo adesso. La pazzia!».

Il Papa torna ancora una volta a denunciare gli investimenti per gli armamenti, rivolgendosi direttamente a quei Paesi europei membri della Nato che hanno deciso di aumentare fino al 2% del Pil la spesa militare come la Germania e l’Italia, andandosi ad aggiungere a Francia e Regno Unito.

Il 16 marzo, infatti, la Camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza (solo 19 contrari) un ordine del giorno proposto dalla Lega che impegna il governo a portare dall’1,5% al 2% del Pil le spese militari entro il 2024 (cioè da 25 a 38 miliardi di euro l’anno). E il presidente del Consiglio Mario Draghi lo ha ribadito nelle comunicazioni al Parlamento, alla vigilia degli incontri a Bruxelles con i vertici Nato, G7 e Consiglio europeo, alla presenza del presidente Usa Joe Biden: «Vogliamo adeguarci all’obiettivo che abbiamo promesso alla Nato», ovvero il 2% del Pil.

«La buona politica non può venire dalla cultura del potere inteso come dominio e sopraffazione, ma solo da una cultura della cura della persona e della sua dignità e della nostra casa comune e la «guerra vergognosa» che si sta combattendo in Ucraina», ha proseguito il Papa, «è il frutto della vecchia logica di potere che ancora domina la cosiddetta geopolitica», come «dimostra la storia degli ultimi 70 anni»: ci sono state diverse «guerre regionali» e ora «questa, che ha una dimensione maggiore e minaccia il mondo intero». Ma il problema di base è lo stesso, ha aggiunto: «si continua a governare il mondo come uno “scacchiere”, dove i potenti studiano le mosse per estendere il predominio a danno degli altri».

Invece «la vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo ormai globalizzato, non facendo vedere i denti come adesso, un modo diverso di impostare le relazioni internazionali. Il modello della cura è già in atto ma purtroppo è ancora sottomesso a quello del potere economico-tecnocratico-militare».

Il Comitato Popolare Sangiulianese ha deciso di riprendere le illuminanti dichiarazioni di Papa Francesco per denunciare la deriva militarista del nostro Paese e dell’intera Ue e la totale subalternità geopolitica e militare alla Nato, la cui politica espansionistica nell’est europeo che l’ha portata in 20 anni da 16 a 30 membri, è concausa, insieme all’irrilevanza negoziale europea, della guerra in Ucraina, in corso nel Donbass dal 2014 dove ha causato 13.000 morti civili ucraini di lingua russa.

Non solo Putin è responsabile della Guerra in corso ma anche la Nato che ne ha creato le condizioni con la sua politica espansionista e con il riarmo dell’Ucraina.

Invitiamo a partecipare alla Marcia straordinaria per la pace Assisi-Perugia del 24 aprile manifestando la nostra contrarietà alla politica di riarmo e alla guerra e sostenendo la necessità di uscita del nostro Paese dalla Nato e dalle sue pericolose politiche espansionistiche.

Il Comitato Popolare Sangiulianese

Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...