Biden ha firmato un ordine che autorizza i militari a schierare ancora una volta centinaia di forze per le “operazioni speciali “all’interno della Somalia, in gran parte annullando la decisione di Trump di ritirare quasi tutte le 700 truppe di terra che erano state di stanza lì. I contrasti tra i diversi imperialismi creano ogni giorno pretesti per alimentare venti di guerra: vedi l’Ucraina. L’Africa è un continente dove la rapina delle risorse energetiche spinge alla spartizione delle aree direttamente controllate/occupate dalle potenze imperialiste, Italia compresa (il suo interesse strategico, che coincide con i profitti dell’ENI, è nel Mediterraneo Allargato, nel Sahel fino al Corno d’Africa, con la base militare di Gibuti). La Somalia è un paese sempre più impoverito mentre la siccità sta causando una pesante carestia per le masse già afflitte dal carovita, vittime dell’oppressione straniera e del terrorismo di matrice islamista.
Vergogna!
Ieri in Palestina è stata uccisa una donna, una giornalista. Si chiamava Shireen Abu Akleh. In quella terra abbandonata ad una occupazione militare che continua da 55 anni (per alcuni da 74) succede molto spesso. Ieri anche i nostri TG sono stati costretti a darne conto perché questa donna palestinese aveva anche un passaporto americano, aveva una fama internazionale ed era molto stimata. Non voglio commentare. Verrà un giorno in cui i riflettori si spegneranno anche sulla tragedia dell’Ucraina come li hanno spenti sulla tragedia del popolo palestinese e di tanti altri popoli martoriati. E allora altri capiranno cosa vuol dire Papa Francesco quando parla della globalizzazione dell’indifferenza, di cuori induriti e della nostra inerzia complice di fronte alla violenza che impazza nel mondo. Ieri, io mi sono vergognato per come è stata “trattata” l’uccisione di questa donna della Terra Santa che faceva, con il coraggio della gentilezza, da “scorta mediatica” al suo popolo. 78 giorni di ‘full immersion’ nelle atrocità dell’Ucraina non hanno scalfito la coscienza impietrita dei manipolatori dell’informazione. Nessuna sorpresa. Solo vergogna (di Flavio Lotti)
Intanto in Palestina un’altra forma di guerra.
La polizia israeliana ha caricato migliaia di palestinesi che hanno partecipato ai funerali di Shireen Abu Akleh, la giornalista di Al Jazeera uccisa in Cisgiordania durante una ennesima incursione dell’esercito nel campo profughi di Jenin. La polizia israeliana ha caricato il corteo funebre a Sheikh Jarrah e ha arrestato sei persone. La bara ad un certo punto ha rischiato di cadere. Clicca qui da Zeitun altre notizie dalla Palestina.