Buona Pasqua !

🔥 Buona Pasqua !

(sì, ma ppoi ‘he ddevo di’ ? Ah.. écco…)
La Pasqua è la festa della pace ‘olla ‘olomba bianca che tti sorvola serena con ir ramoscello d’ulivo strinto nner becco ! O cche Ppasqua è – ‘nvece -guesta Pasqua ‘oll’aerei ‘he scàri’ano bombe ?


Ma ssiamo ammattiti ? Anco ll’Italia manda armi e attizza ‘r fo’o ! C’è rrimasto solo ‘r Papa a cchiède lla ‘osa justa: “Cessate ‘r fò’o e tornate subito dalle vostre mamme !”

Ce ne fosse uno, e ddi’o uno, maremma maiala, ‘n tutta Italia (da Enri’o Letta di Portrone & Divani in fin’a ttutto ll’arco ex ‘ostituzionale de’ bria’i fissi stipendiati, ‘ompres’i 5Stelle se nnon fosse per Conte) a cchiède – ‘ome vvorrebbero la totalità dell’Italiani – la ppace o sennonartro ‘na tregua pe’ ffà entrà lla GrogeRossa..

Nessuno a parte ir Papa e nessuno in Italia, perché ‘r Papa non é dder Vati’ano – uno stato piccino ma meno comatoso der nostro – e ssicché pôle parlà ddi ‘osa gni pare

Noi ‘nvece siamo ‘n Italia e siamo tarmente servi dell’ameri’ani che bbisogna penzalla tutti ‘ome vvòglian loro !

Guai a ppenzalla diversamente da lloro !

ARTRO CHE LA RUSSIA DI PÙTIN !
QUI DDA NNOI ‘N ITALIA una ventina di jornalisti anonimamente assassinati – ‘ompresi PASOLINI e ROSTAGNO ! – e poi.. guarda la fine che NEGLI USA stà ffacendo ir giornalista JULIAN ASSANGE, che rischia 175 anni di carcere per avere svelato le malefatte dell’ameri’ani in Iraq ed Afghanistan !


NON C’È PPACE TRA LL’ULIVI, miei cari cara e caro L’Italia siamo noi, e noi vogliamo la Pace, ma chi ddovrebbe ésse llì a rappresentacci… Tutti ! Si son messi ll’ermètto e ffanno ‘r tifo pe’ uno e nno ppe’ ll’ artro de du ‘ ‘ontendenti.. ‘nvece di ‘onzigliàlli di stà bboni a tutt’ e ddue !

E ddovrebbe ésse ssolo ‘r Papa, a pparlà ?!

Sì, anche sì, volendo, anche a pparlà ccon Putin sennò cci vado io, volendo, ma ccor conzenzo di tutta ll’Europa.. a nome di tutti noi !

E i nostri governi devono smette di mandà armi e attizzà ir fo’oo ! O nzennò vadano subito a zappare Draghi e DiMaio e al governo ci s’accontenta di Conte, che vôle fermà ssubito vesta sporca guerra ‘n Europa (*che ‘nzanguina ll’Ucraina come sse ffosse una guerra tra Russia e Ucraina e, ‘nvece, noi, obbligati dalla Nato, si manda armi a qquer buffone maligno che si àjita a Kiev e ccosì cci si rende cobelligeranti, a rischio di essere bersaglio

Ma ssiamo ammattiti ?!

Ll’ Italia embra diventata ‘na ‘olònia ameri’ana !

O mma ddovè ll’Italia che nnon vôle la guerra ?!
Dov’è ll’Italia dove, a parte qquarche eccezione di stronzetto che sserve solo a confermà lla regola, non c’è pprorio nessuno a ccui piace la guerra ?
Dove è finita ll’Italia di tutti noi, quella che ama la Pace e vuole la Pace ed assolutamente ripudia la guerra da prima della sua Costituzione ?

Annichiliti imbottiti di pensiero unico, sùccubi dell’impero, schiavi affamati, delusi, stupiti, sorpresi, confusi nella misera scelta tra l’esser schierati sull’attenti e spinti in guerra.. o restar senza forza stesi a terra, abbandonati

Allora, cari miei cara e caro, qui cci vuole ‘omemminimo un altro sessantotto !
Già a Parigi lli studenti hanno ‘di nuovo’ occupato la Sorbone ! Non succedeva dar Sessantotto (!)

E anco qui dda nnoi qquarcosa si move

Buona Pasqua e.. per la Pace sarà una lotta di lunga durata

🔥 Lotta Continua Internazionale

Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...