LA RAI, LA TIVVU’ PUBBLICA, FA CAGARE. NON E’ COSI’ ?

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LA RAI, LA TELEVISIONE PUBBLICA,
FA CAGARE. NON E’ COSI’ ?

 
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Pino Masi
 
Pino Masi LA RAI FA CAGARE, NON E’ COSI’ ?
Lo penso da tempo e penso che tutti i soldi spesi
per montare questa stronzata andrebbero immessi nella sanità,
nella istruzione, nella soluzione dei problemi
Personalmente, la gente che blatera in tv la manderei a zappare, e voi?
Per fare un esempio,
a quella bionda romanesca che da anni
fa avvelenare la gente per via televisiva dai suoi amici narcisisti
incitandoli alla “prova del cuoco”,
oltre a toglierle l’accesso alla Rai e mandarla a zappare
le requisirei tutti i soldi che ha fatto con gli avvelenamenti quotidiani
e li devolverei alla sanità delle vittime

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Marco Sisi
Marco Sisi Pino, la Rai non è solamente Antonella Clerici.
E’ anche Rai 5, Rai Storia, Rai 3, Rai News 24.
E’ bene che ci sia una televisione pubblica.
Che poi offra anche programmi che fanno cacare purtroppo è innegabile.
Non tutte le ciambelle riescono col buco.
Dentro la Rai c’è chi lavora per migliorarla
e per farle svolgere bene il suo compito di servizio pubblico.
La maniera migliore di mettere i bastoni fra le ruote
è quella di scrivere post come il tuo.
Del resto, se ci mettiamo d’impegno,
troviamo facilmente quanto tutto faccia cacare.
E allora?

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Pino Masi Non vorrei metterti bastoni tra le ruote se pensi di andar bene,
ma Il fatto è che la Rai, tra le cose accettabili ed utili,
ci propina anche un sacco di merdate – lo ammetti anche tu –
cercando di adeguarsi all’andazzo della televisione commerciale
Il problema è che, a differenza della commerciale, la Rai è televisione pubblica con finanziamenti pubblici e canone pagato dai suoi utenti e dovrebbe limitarsi alla buona informazione giornalistica, all’approfondimento di temi,
alla formazione, all’istruzione, all’arte, alla cultura, etc.,
ed anche alla creazione di intrattenimento ricreativo,
ma certamente non buttando soldi su cacate come sanremo
per intercettare il flusso in denaro della publicità commerciale
e così giustificare stronzate inutili e persino dannose ancora più grandi…
Se per la tivvù pubblica è giusto il finanziamento pubblico
e persino il pagamento di un canone da parte dei suoi utenti,
lo è solo per fare cose utilli e non sottocultura
improntata al pensiero debole cretino unico dilagante
Dovrebbe rinunciare ai proventi della pubblicità e smettere
di inseguire le tivvù commerciali facendo stronzate
Per ora non aggiungo altro ma tu, se vuoi,
dimmi intanto – di questo – cosa ne pensi

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Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...