SELINUNTE città degli ufo ?

Un giorno sarai a Selinunte e vivrai la sua stupenda simbiosi tra natura e cultura, la selvaggia natura mediterranea e l’altrettanto meravigliosa cultura greca, della ‘Magna’ grande Grecia, di fronte alla costa mediterranea dell’Africa, a sole cento miglia dalla opposta Cartagine

Lì da millenni, dalla presenza arcàica dei primi insediamenti greci lungo il fiume Selìnon fino a quella classica, dòrica, della città alta, l’Akròpolis con le sue belle strade, le case private ed i pùbblici edifici, agorà, colonnati in piedi ed interi templi caduti, mura, fortificazioni e alloggi di vedetta, gigantesche gradinate di lento accesso, quindi allora controllabili e controllate – il tutto in un tufo ocradorato levigato ad arte e già di per sè adorabile fin nelle pietre rotolate dall’alta rupe fin giù nella sabbia ed al mare

Dalla sabbia dorata all’acqua il passo è breve e le immersioni spesso sorprendenti, anche solo nudi sott’acqua ad occhi aperti, con inattese visioni di squadrate antiche pietre lise di chiome d’alga inanellate

Quasi niente di organizzato per fortuna a Selinunte salvo tre quattro ristoranti di amati amici con tutto ciò che è fresco a rosolare sui fornelli e stimolanti brevi improvvise folate di sfrigolanre pesto d’aglio e di orìgano e, presto, ecco giungere genuine invitanti portate a non finire, innaffiate di forti vini aborìgeni e, frequenti, si incrociano tra i tavoli battute e risate e poi musica, canti di locali poeti quei cantastorie siciliani da sempre amici tra loro tra cui me e poi, ancora poi, a notte tarda, sarà piacevole stendersi tra lenzuola odorate di selvatica lavanda in uno dei due tre alberghi, tutti come minimo decenti fino a persino lussuosi, tutti di amici miei d’infanzia, poi giovinezza, poi matura età , ora vecchaia

Immensamente bella Selinunte, si può dire bella quanto te e come te elegante e colta, come tepreziosa simbiosi di Natura ed Arte in ogni senso e, come te, piacevolissima e tuttavia riservata, in gran parte nascosta e misteriosa

Di un paio di giorni ad oggi è, infatti, la notizia che – nel corso di nuovi scavi voluti e diretti dalla potentissima “Sovrintendenza” sotto le dune della zona più remota dell’immenso e sorvegliato Parco Archeologico Selinuntino – xè stato scoperto un enorme cerchio ora, tolta la sabbia, risultato perfettamente pavimentato e sgombro.. e di cui non si capisce il senso se non ipotizzando esser quello di una pista di atterraggio e decollo in verticale per discoidali velivoli alieni aventi allora consueti rapporti con la città

Questo spiegerebbe come possa, forseo con tecniche di levitazione, essere stata edificata Selinunte, la più possente città della antica Grecia, con i suoi templi maestosi !
Sulla spianata fuori dall’akropolis a seicento metri dalla spiaggia c’è un tempio perìptero dórico perìptero, crollato duemila anni fa, con un perimetro esterno di centoventi gigantesche colonne: tanto grandi che per circondarne alla base una qualunque occorrono sette persone a braccia aperte
Come sono state portate fin lì e poi erette come fusi quelle centoventi enormi colonne volte al cielo resta un mistero, un enigma.. ma Selinunte è lì da tremila anni e resta lì ed è anche tua, un meravigliso mistero che non ti puoi perdere

Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...