I COMUNISTI NON MANGIANO I BAMBINI

I COMUNISTI NON MANGIANO I BAMBINI.. 

Sono i comunisti che, con tanti altri e tutti armati, hanno fatto la resistenza e la lotta di liberazione dal fascismo per farci vivere in democrazia


Per esser certi di questo, gli ex partigiani hanno scritto e firmato la più avanzata Carta Costituzionale del mondo

Rispettare la volontà di questi eroi significa lottare per far sì che la Costituzione venga applicata e rispettata e che una libera, sana e robusta dialettica nutra la democrazia per darci modo di liberamente proporre i nostri ideali al popolo che sceglie e decide

Il ricorso alle armi è da allora comunemente inteso moralmente legittimo solo quando la democrazia – come con le tambroniane stragi poliziesche del Luglio ’60 o, negli anni ’70, dopo la Strage di Piazza Fontana e la interminabile serie delle seguenti “stragi di stato” attuate da traditori della Repubblica nascosti nelle nostre libere Istituzioni

I comunisti prima di agire devono però riflettere sulle parole di Antonio Gramsci, vero comunista morto in carcere sotto il fascismo, il quale chiaramente indicò nella Massoneria l’unico vero partito e la vera mente operativa della feroce dittatura borghese sulle classi subalterne

MASSONERIA, LÌ PORTANO TUTTI I FILI

Pubblicato da pinomasi

selinunte, marinella di selinunte, comune di castelvetrano, provincia di trapani, regione sicilia, nazione italia, madre siciliana, padre pisano, nonno materno scultore liberty ed oratore socialista rivoluzionario, nonno paterno poeta futurista e fascista dalla marcia su roma fino alla fine di salò, scuole in sicilia fino alla quarta elementare, quinta elementare e scuola media a pisa, maestro d'arte diplomato all'istituto statale d'arte di pisa con la migliore media di voti del suo corso, poi - come pittore allievo di severa e purificato all'accademia delle belle arti di firenze - studia anche anatomia e storia dell'arte e, al contempo, aderisce alpotere operaio pisano che ruota attorno alle con/vers/azioni di sofri cazzaniga dellamea luperini e fonda con alfredo bandelli e lydia nissim ed altri il canzoniere pisano dando inizio alla nuova canzone popolare di lotta che caratterizzerà il movimento di antagonismo politico culturale per tutto un quindicennio caratterizzato dalle lotte sociali e dall'unità tra studenti e operai, unità che dava al movimento di allora la forza bastante a richiedere ed imporre al sistema di potere bipolare asssoluto filosovietico o filoatlantico di allora una alternativa indipendente di democrazia diretta, esempio temibile di questa forza fu per i potenti di allora l'autunno caldo del 1969 ed a questa forza da loro temuta risposero immediatamente con la strategia della tensione iniziata appunto con la strage di piazza fontana a milano del 12 dicembre 1969, strage di cui lo stato accusava gli anarchici e di cui invece pino, in piena sinntonia con la nascente lotta continua di adriano sofri e di mauro rostagno, accusava lo stato come mandante ed esecutore della strage attraverso i suoi servizi appositamente segreti, nasce così il canzoniere del proletariato e la collana dei dischi di lotta continua, nascono i circoli ottobre, nasce il film di pasolini sulla strage e nasce la distribuzione militante dei dischi e del film e dei concerti con il circuito culturale alternativo rappresentato dai circoli ottobre, ma la strategia della tensione attuata dal potere centrò comunque il suo principale scopo e cioè quello di spostare improvvisamente lo scontro col movimento antagonista dal livello prevalentemente culturale a quello prevalentemente militare, che non poteva che portare al soffocamento culturale del movimento...